Questi interventi aumenteranno la capacità produttiva “al fine di soddisfare la crescente domanda di veicoli dei marchi Jeep e Ram, inclusa la produzione di due nuovi prodotti Jeep di segmenti in cui il brand non è attualmente presente oltre che di modelli elettrici. I vari progetti proposti prevedono la creazione di quasi 6.500 nuovi posti di lavoro”. Una manna per l’amministrazione Trump.
Gli interventi sugli stabilimenti annunciati oggi rappresentano i passi successivi del programma di riallineamento della capacità produttiva negli Stati Uniti che Fca ha avviato nel 2016. In risposta a uno spostamento della domanda verso Suv e pickup, il gruppo ha cessato la produzione di vetture compatte e ristrutturato alcuni stabilimenti in Illinois, Ohio e Michigan al fine di utilizzare a pieno la capacità produttiva disponibile per espandere i marchi Jeep e Ram. Tali interventi hanno portato ai recenti lanci della pluri-premiata nuova Jeep Wrangler e del nuovo Ram 1500, e alla presentazione al Salone dell’Auto di Los Angeles del 2018 dell’ultima nata della famiglia Jeep, la nuova Jeep Gladiator.
“Tre anni fa, Fca ha intrapreso un cammino mirato alla crescita della redditività, facendo leva sulla forza dei marchi Jeep e Ram attraverso il riallineamento della nostra capacità produttiva negli Stati Uniti”, ha commentato Manley, per il quale, poi, “l’annuncio di oggi rappresenta la fase successiva di questa strategia. Consente a Jeep di entrare in due segmenti di mercato ad alto margine in cui attualmente non è presente oltre a permettere la produzione di nuovi prodotti Jeep elettrificati, tra cui almeno quattro veicoli ibridi plug-in e la flessibilita’ di produrre veicoli full battery electric”.
La Citta’ di Detroit ha 60 giorni per soddisfare i termini del memorandum of understanding, che prevede l’acquisto di terreno di importanza fondamentale per l’esecuzione del progetto Mack. Gli altri investimenti sono soggetti all’esito positivo delle negoziazioni e all’approvazione finale dei progetti di sviluppo con le autorita’ statali e locali.
Più nel dettaglio, Fca “prevede di investire 1,6 miliardi di dollari per convertire i due impianti del complesso Mack Avenue Engine nello stabilimento che in futuro produrrà la Jeep Grand Cherokee di prossima generazione nonché un nuovo suv full-size a tre file del marchio Jeep e modelli ibridi plug-in”. Questi interventi consentirebbero “la creazione di 3.850 nuovi posti di lavoro a supporto della produzione”.
Il gruppo, inoltre, intende iniziare la costruzione del nuovo stabilimento a Detroit entro la fine del secondo trimestre 2019, con la produzione dei primi veicoli a tre file prevista entro la fine del 2020, seguita dalla nuova Grand Cherokee nel primo semestre del 2021. L’annuncio odierno prevede inoltre un investimento di 900 milioni di dollari nello stabilimento Jefferson North per ristrutturare e riaggiornare l’impianto per la produzione del Dodge Durango e della Jeep Grand Cherokee di nuova generazione. “Fca prevede di creare 1.100 nuovi posti di lavoro a Jefferson North”.
Lo stabilimento Mack II è inattivo da settembre 2012 quando è cessata la produzione del motore V6 da 3.7 litri. Fca ha inoltre confermato che l’investimento nello stabilimento Warren Truck per la ristrutturazione in vista della produzione dei nuovi modelli Jeep Wagoneer e Grand Wagoneer, annunciato nel 2017, insieme ai relativi modelli elettrificati, salirebbe a 1,5 miliardi di dollari. L’avvio della produzione è previsto a inizio 2021.
“Oltre alla produzione dei nuovi modelli Jeep, lo stabilimento continuerebbe a produrre il Ram 1500 Classic aumentandone la produzione al fine di soddisfare l’aumento della domanda. Si prevede la creazione di 1.400 nuovi posti di lavoro. A seguito dell’annuncio di tale investimento, il nuovo Ram Heavy Duty continuera’ ad essere prodotto a Saltillo, Messico”, specifica ancora la nota della casa automobilista di Detroit.
A supporto dell’aumento produttivo, gli stabilimenti Warren Stamping (Warren, Michigan) e Sterling Stamping (Sterling Heights, Michigan) sarebbero oggetto di investimenti pari rispettivamente a 245 milioni di dollari e 160 milioni di dollari. Si prevede l’aggiunta di 80 nuovi posti di lavoro a Sterling Stamping. I suddetti investimenti fanno parte del piano di investimenti del gruppo presentato a giugno 2018.
Nel frattempo il cda di Ferrari ha dato l’ok a una proposta di dividendo di 1,03 euro per azione. Il board del Cavallino Rampante “intende proporre agli azionisti una distribuzione di dividendo a favore dei possessori di azioni ordinarie pari a 1,03 euro per azione, corrispondente a una distribuzione complessiva di circa 194 milioni”.
La distribuzione “sarà subordinata alla sua approvazione da parte dell’assemblea prevista per il 12 aprile”. Se la proposta sarà approvata, “la data di stacco della cedola è prevista il 23 aprile, la data di legittimazione a percepire il dividendo il 24 aprile per le azioni negoziate sia presso l’Mta italiano sia presso il Nyse negli Stati Uniti e la data di pagamento del dividendo il 2 maggio”.
Milano Finanza