Mondadori getta le basi formali per procedere alla vendita delle sue pubblicazioni periodiche francesi (tra cui Closer, Biba e Science & Vie) a Reworld Media. Formalizzazione che è attesa nei prossimi mesi, comunque prima dell’estate, mettendo in conto i tempi tecnici per ottenere le varie autorizzazioni dalle autorità di controllo. Così il gruppo di Segrate, vicino a Milano, ha sottoscritto un’opzione di vendita col gruppo guidato da Pascal Chevalier, in cui si fissa sui 70 milioni di euro il controvalore della cessione a cui, però, si aggiungono altri 5 milioni di euro di buonuscita (earn-out). Quest’ultimo importo sarà soggetto a una possibile revisione in base ai risultati economici che Reworld conseguirà a fine 2020. Quali che saranno, comunque, gli italiani e i francesi continueranno a percorrere strada insieme visto che l’operazione prevede anche uno scambio azionario, come ipotizzato in passato. Infatti, se circa 60 milioni su 70 verranno corrisposti per cassa, i restanti 10 milioni saranno pagati tramite l’emissione di nuove azioni targate Reworld. In questo modo, il gruppo guidato dall’a.d. Ernesto Mauri e presieduto da Marina Berlusconi avrà in portafoglio una quota tra l’8% e il 10% dell’editrice transalpina di Télé Magazine, Be e Sport365 (in questa operazione supportata dagli advisor di Rothschild&Co).
Dai rispettivi punti di vista, infine, i francesi crescono ancora e, ancora una volta, a colpi di acquisizioni dopo lo shopping in casa Lagardère e Axel Springer. Finora sono stati il settimo editore di periodici cartacei a pagamento in Francia (Mondadori era terza dopo Lagardère e Prisma). Invece dal punto di vista di Segrate, nonostante la partecipazione che rimane in Reworld, prosegue il piano di focalizzarsi sul mercato dei libri, che assicura margini più interessanti del settore dei periodici, dove per l’appunto Mondadori ha iniziato a uscire. O, almeno in Italia, a rifocalizzarsi sulle testate più forte, a suo giudizio, quelle che possono svilupparsi su carta e soprattutto online nella materia trattata.
Dalla cessione francese ne beneficeranno anche i conti del gruppo che pubblica Grazia, Tu Style e Donna Moderna; in particolare migliorerà di circa 58 milioni di euro la posizione finanziaria netta. Il dato indicato per la fine del 2018 è sui 150 milioni di euro. Quello a fine 2019 rientra, grazie anche ai flussi di cassa, in una forchetta complessiva di 50-100 milioni di euro con una previsione che si avvicina maggiormente all’estremo inferiore.
Italia Oggi – di Marco A. Capisani