Moody’s ha alzato di tre livelli il rating di Banca Carige e ne ha riportato a stabile l’outlook. La decisione dell’agenzia di rating è un effetto del positivo esito delle operazioni di rafforzamento patrimoniale e di derisking della banca, portate a termine nei giorni scorsi; Moody’s avvia ora il processo di re-rating di Carige e chiude la fase di ‘review for upgrade’ iniziata a settembre dopo che l’assemblea straordinaria del 20 settembre aveva approvato il complessivo piano di rafforzamento. L’azione di rating prevede l’upgrade di 3 gradini del Baseline Credit Assessment (da ‘ca’ a ‘caa1’). L’incremento – informa una nota – viene parimenti riflesso sui rating assegnati ma l’impatto risulta inferiore poiché viene compensato dal venir meno dei ‘notches’ precedentemente incorporati nei rating per tener conto della probabilità di intervento statale in caso di difficoltà, ora superata. Pertanto l’Issuer Long Term rating, che incorporava due notches per la probabilità di supporto statale, viene aumentato di un livello (da ‘Caa3’ a ‘Caa2’) e il Long Term deposit rating, che allo stesso titolo ne incorporava 3, è stato confermato sul precedente livello (a ‘Caa1’). Nonostante venga riconosciuto che l’effetto combinato di rafforzamento e derisking abbia sensibilmente migliorato il profilo di rischio della Banca, dotata ora di indicatori patrimoniali e di rischiosità fra i migliori del sistema finanziario italiano, la metodologia dell’Agenzia di rating riserva, a fattispecie particolari come quella che ha interessato Carige, un approccio conservativo nel processo di re-rating, che avverrà quindi gradualmente. L’outlook è stato ora riportato a “stabile” e il processo di upgrade potrà continuare con il ritorno della Banca ad una redditività sostenibile, la costante riduzione dei crediti problematici e la capacità di accedere al mercato dei capitali collocando nuovi strumenti di debito.