Carrisi “ipnotizza”i lettori con la sua fiaba nera, un passo nel buio dell’animo umano
CARRISI DA MARTINA FRANCA A SCRITTORE DI SUCCESSO
(di Cesare Lanza per il Quotidiano del Sud) In libreria, tra i più richiesti alla vigilia di Natale, “La casa delle voci” di Donato Carrisi (Longanesi). Un’idea atipica,un intreccio complesso. Severino Colombo sul Corriere della Sera: «Che cosa ha di tanto speciale il nuovo libro di Donato Carrisi da rimanerci attaccati dall’inizio alla fine? L’interrogativo suona quasi provocatorio, visto che l’aspetto che più colpisce de “La casa delle voci” non è tanto quello che c’è dentro, ma quello che non c’è: non c’è un crimine, non c’è sangue, non c’è una mente deviata; non ci sono serial killer, né piani diabolici, né bombe…Eppure, pagina dopo pagina, il lettore lascia che la storia gli entri dentro. La vicenda costruita da Carrisi (Martina Franca, Taranto, 1973) – già autore di bestseller internazionali quali “Il suggeritore” e “La ragazza nella nebbia”, diventati anche film – ruota attorno a due personaggi e al rapporto che si instaura tra di loro, uno psicologo e una sua paziente.
HANNA ARRIVA DALL’AUSTRALIA E INCONTRA PIETRO, PSICOLOGO
Pietro Gerber è uno psicologo infantile specializzato in ipnosi, vive a Firenze e lavora con i bambini per aiutarli “a mettere ordine nella loro fragile memoria – sospesa fra gioco e realtà”: svela quando dicono le bugie e prova a capire perché. Hanna Hall è una giovane donna appena arrivata in città dall’Australia. Durante una seduta con la terapista Theresa Walker, Hanna aveva scoperto (o forse solo si era convinta) di avere avuto da bambina un ruolo nella morte di qualcuno. Per un’amnesia selettiva aveva rimosso quel ricordo, nascondendolo da qualche parte nella sua
testa. I fatti erano accaduti quando lei non aveva ancora dieci anni e viveva in Italia: un’infanzia nomade nei boschi della Toscana… Ora la donna vuole tornare sul luogo del delitto: il luogo fisico, dove sarebbero avvenuti i fatti, e quello mentale, nel suo io infantile. «Dentro quell’adulta c’è una bambina che ha voglia di parlare», dice a Gerber la collega australiana per convincerlo a occuparsene. L’uomo ha più di un dubbio,ma alla prima seduta capisce che il loro è un confronto a cui non può sottrarsi: “La sconosciuta gli suscitava un’insolita curiosità”. E pure una certa inquietudine.
NEBBIA, FIRENZE SPETTRALE UNA FIABA NERA DEGNA DI POE
Hanna mette a nudo le sue fragilità e al tempo stesso attua diversivi per avere informazioni sul privato dello psicologo: sulla famiglia, moglie e figlio piccolo, e sul padre, scomparso tre anni prima, che faceva lo stesso mestiere e con il quale Pietro ha qualche conto in sospeso. Perché la donna faccia di tutto per entrare nella vita dell’uomo è un mistero che si scopre poco per
volta.Il romanzo è una fiaba nera che evoca atmosfere degne dei mondi di King, Poe e Lovecraft, ma anche con personaggi che sembrano usciti da una versione distorta di Pinocchio. I luoghi hanno un ruolo fondamentale nel dare spessore al thriller: una Firenze spettrale, avvolta dalla nebbia, o in cui le piazze e i monumenti sono restituiti non nella loro interezza, ma a spicchi come fossero frammenti di uno specchio rotto, di un incanto spezzato; e la campagna toscana con casali, cascine e chiese diroccate e abbandonate, luoghi che sembrano vivere di vita propria, respirare, muoversi, ritrovare come suggerisce il titolo una propria voce. Ma lo scrittore non trascende mai l’orizzonte del reale… Carrisi ridefinisce qui lo statuto del thriller psicologico: porta il male e la paura un gradino più in là, fa un passo dentro il buio profondo dell’animo umano… “La casa delle voci” è un romanzo ambizioso, quasi un virtuosismo narrativo: l’autore gioca a togliere elementi man mano che i fatti vanno avanti. La storia si asciuga di personaggi (ne rimarrà uno soltanto); le situazioni si ripetono come in un rituale; anche le parole tornano, le stesse ripetute fuori e dentro la mente. La costruzione del libro è in levare, segue un ritmo che resta sospeso in alto, fa trattenere il fiato, poi cade,precipita… Che cosa ha di speciale il nuovo libro di Carrisi? Ha lo stretto indispensabile per far paura: l’essere umano e i fantasmi della sua mente. Il libro ès tato presentato alla Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna.