La Formula 1 arriva all’ultimo atto. Il circus delle monoposto concluderà il mondiale ad Abu Dhabi sul circuito di Yas Marina dove si corre dal 2009. Sfida che ha poco da dire a livello di classifica: bisogna decidere soltanto il gradino più basso del podio con Verstappen favorito, ma che si preannuncia spettacolare comunque viste le caratteristiche del circuito.
Yas Marina è un percorso particolarmente duro per i freni, progettato da Hermann Tilke si srotola su 5.554 metri per 21 curve e l’escursione termica arriva fino a 15 gradi tra partenza e arrivo, visto che si corre al tramonto, il che costituisce un altra prova per gli pneumatici e un peso in più sul sistema frenante. a Brembo – azienda italiana leader del settore nello sviluppo e nella produzione di impianti frenanti per veicoli – valuta il circuito da 5 su 5 in quanto a difficoltà per l’impianto e ha calcolato che il pedale del freno si usa per 17 minuti in totale. Particolarmente impegnative le curve 5, 8 e 11. Le temperature che variano drasticamente rendono più difficile anche la scelta delle gomme.
L’asfalto è abbastanza liscio e il carico aerodinamico deve essere elevato per rispondere meglio sulle curve lente, il che comporta anche uno stress maggiore sulla vettura. La Pirelli, per ovviare il problema, porta negli Emirati le mescole morbide e le scelte dei piloti si muovono in questo contesto. Al contrario la Power Unit, come la parte ibrida, sarà meno impegnata rispetto ad altri circuiti. Favorito ovviamente Hamilton, re del tracciato, mentre la Ferrari, 10 gran premi corsi negli Emirati, non ha mai vinto sul circuito di Yas Marina.