(di Tiziano Rapanà) Ma è mai possibile che noi interisti dobbiamo soffrire sempre? È domenica ed io sono al bar, a prendere un caffè decaffeinato. Scambio due chiacchiere con il proprietario e la sua signora. Commentiamo la partita di sabato che ha visto l’Inter battere il Bologna in trasferta per 2 a 1. Sono stati 90 minuti di grande sofferenza, che hanno visto l’innalzamento del vessillo della vittoria nerazzurra solo alla fine, grazie al rigore segnato da Lukaku (a lui si devono i due goal della partita). Mi lagno e chiedo se sia normale che noi tifosi dobbiamo sempre soffrire così tanto. Il proprietario con perfido cinismo mi spiega che questa vittoria è tipica dell’Inter: “Hai scordato la stagione dei successi con Mourinho? Anche in quel caso, pativamo sempre fino al novantesimo. C’è poco da fare, noi siamo e saremo la Pazza Inter“. La signora annuisce, non mi sembra un’esperta di calcio ma per amore del marito simpatizza un po’. Si continua a ciarlare del più e del meno e non solo di pallone. A quanto pare, fortunatamente per ora, l’inno della squadra resta quello della Pazza Inter. Si era vociferato del ritorno dell’inno C’è solo l’Inter composto da Elio e Graziano Romano. “Se cambia l’inno, cambio squadra”, promette un tizio al bar.
È martedì e mancano poche ore al match Borussia Dortmund-Inter. Ci giochiamo la permanenza in Champions League, grazie ai pessimi risultati della squadra: il pareggio con lo Slavia e la sconfitta con il Barcellona, hanno reso la situazione traballante. Confido nella buona performance dei ragazzi, con la speranza di un eurogol da Lautaro o Lukaku. Ma la Pazza Inter dovrà fronteggiare il mitico e temutissimo muro di Dortmund. La squadra, con un videomessaggio trasmesso ieri, sembra non avere dubbi: “Quando lottiamo insieme, nessun muro è troppo altro”. Io invece ho tanti dubbi, l’incertezza accende la fiammella del pessimismo. Se sei un interista, se consapevole che devi soffrire fino all’ultimo. Spero la squadra dia il meglio di sé stasera. E se va male, con la Champions,che almeno si vinca lo scudetto! Vorrei concludere, scusandomi con Lukaku: recentemente ho esagerato nel dire peste e corna delle sua qualità. Non ha sempre dato il massimo, ma si è riscattato. Ha fatto 9 goal in 11 partite: non è da tutti.