Incertezza e complessità del sistema fiscale italiano pesano sulle imprese del nostro Paese e sugli investimenti esteri. A sostenerlo è una ricerca realizzata dall’Osservatorio Fiscale e Contabile (Ofc) Sda-Bocconi con il contributo di British American Tobacco Italia, che evidenzia come le aree di maggiore criticità per le aziende riguardino, fra le altre, fusioni, acquisizioni e trasnfer pricing. I dati, spiega una nota, sottolineano come “la carenza di riferimenti normativi certi riguardanti le verifiche delle autorità, unita ad una scarsità di competenze dei giudici tributari, rappresentino un vero cruccio per le imprese”. Il tema giudiziario riveste grande importanza soprattutto sotto due aspetti: la lunghezza del contenzioso con le autorità fiscali e il divario tra trattamento ragionevolmente atteso e quello giudizialmente determinato. “L’Italia al momento è caratterizzata da un elevato grado di complessità ed incertezza per quanto attiene la gestione della variabile fiscale per le grandi imprese, soprattutto nella gestione dei rapporti col Fisco”, secondo Carlo Gambarino, direttore dell’Ofc Sda-Bocconi.”La ricerca svolta dall’Osservatorio indica che ulteriori sviluppi nel programma dell’adempimento collaborativo e delle predeterminazioni normative del trattamento fiscale, in un quadro di totale trasparenza (quali interpelli e rulings), potrebbero contribuire al raggiungimento di un livello in linea con gli altri Paesi Ocse”, sottolinea Gambarino. “Sosteniamo con orgoglio questo importante dibattito su un tema centrale per la competitività e la crescita dell’Italia, nella quale Bat da diversi anni investe risorse ingenti – ha aggiunto Roberta Palazzetti, presidente e ad di Bat Italia – Sono fiduciosa nel fatto che il nuovo corso della politica potrà contribuire a creare le condizioni ideali per uno sviluppo condiviso, compiendo scelte che vadano nella direzione di assicurare la sostenibilità del business delle grandi aziende internazionali, garantendo stabilità, equilibrio, equità, prevedibilità e affidabilità del sistema normativo e fiscale”. “La stesura della Legge di Bilancio è infatti alle porte e siamo consapevoli che potrebbe essere necessario attingere nuovamente dal settore del tabacco – ha osservato Palazzetti – non possiamo che auspicare che qualsiasi intervento fiscale, se ritenuto davvero necessario, sia bilanciato e ispirato ai principi dell’equilibrio e dell’equità, anche sul piano competitivo, affinché non rischi di alterare l’assetto del mercato, la sostenibilità dell’intero comparto e il livello delle entrate erariali”