Schiarite tra Usa e Cina, Borse positive

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Il segretario del Tesoro Usa Mnuchin annuncia la ripresa dei negoziati con Pechino. Torna a scendere il petrolio

I buoni dati arrivati ieri dagli Usa orientano positivamente le Borse in mattinata. Gli indici pmi rilevati da Ihs Markit ieri hanno messo in evidenza segnali incoraggianti tanto sul fronte della manifattura quanto su quello dei servizi. In Asia Tokyo ha chiuso in rialzo frazionale (+0,09%) incoraggiata anche dalle parole del segretario del Tesoro americano Steven Mnuchin, secondo cui i colloqui con la Cina in tema di commercio riprenderanno il mese prossimo. In Europa Milano cresce in avvio dello 0,28%, Londra avanza dello 0,02%, Francoforte dello 0,08% e Parigi dello 0,21%.
Meglio delle attese l’aggiornamento di settembre dell’indice Ifo, che misura la fiducia delle imprese tedesche, lievemente salito a settembre a 94,6 punti dai 94,3 di agosto e poco sopra le attese degli analisti, che avevano previsto un rialzo marginale a 94,5 punti.

Poco mosso lo spread in avvio. Il differenziale cresce leggermente a 142 punti con il rendimento del decennale italiano allo 0,83%.  Euro in ribasso nei confronti del dollaro all’avvio di giornata. La moneta unica segna 1,0986 dollari, in calo dello 0,55%.

Torna a scendere il prezzo del petrolio. Il Wti, che ieri ha guadagnato 55 centesimi, ha perso nel mercato after hours 23 centesimi (-0,4%) portandosi a 58,41 dollari al barile. Il Brent è indietreggiato invece a 64,48 dollari, con un calo dello 0,5% pari a 29 centesimi. Perde terreno l’oro.  Dopo il rialzo dello 0,4% registrato ieri, il metallo prezioso con consegna immediata è in lieve calo dello 0,1% a 1.521,43 dollari l’oncia.

Repubblica