Per motivi stagionali, hanno fatto presente in una nota di oggi gli analisti di Banca Akros, le immatricolazioni di agosto non sono particolarmente importanti in quanto pesano per circa l’8% delle vendite annuali di trattori statunitensi e canadesi (circa il 9% nel caso delle mietitrebbie). In più gli esperti della banca d’affari hanno ricordato che l’area Nafta genera circa il 35% delle vendite della divisione macchine per l’agricoltura di Cnh Industrial.
I trattori pesano per circa il 58%, le mietitrebbie per il 21% e gli altri prodotti contano per il restante 21%. “Le vendite di agosto sono state positive; le notizie non sono scontate”, hanno concluso gli analisti di Banca Akros che sul titolo Cnh Industrial mantengono un rating accumulate e un target price a 10,50 euro. Anche quelli di Fidentiis consigliano l’acquisto (buy) dell’azione (target price tra 13 e 14 euro), ricordando che le recenti previsioni di Cnh per l’esercizio 2019 per il Nord America puntano su volumi per l’intero anno da piatti fino a una crescita del +5% su base annua per i trattori (0-140 HP), da piatti a -5% su base annua per i trattori (140+HP) e piatti per le mietitrebbie.
“I dati sulle vendite retail nel mercato degli Stati Uniti d’America sono stati complessivamente più alti del previsto”, hanno commentato a Fidentiis. “Nonostante lo scenario ancora incerto sulla guerra commerciale in corso tra Usa e Cina, che riteniamo avrebbe dovuto continuare a pesare sul sentiment degli agricoltori statunitensi, il mercato statunitense delle macchine per agricoltura continua a mostrare un trend generale resiliente principalmente grazie alla domanda di ricambi”, hanno precisato.
Il management di Cnh Industrial ha recentemente accennato a un potenziale aumento della domanda di macchine per agricoltura negli Stati Uniti nel quarto trimestre con gli agricoltori statunitensi che hanno beneficiato della distribuzione della prima tranche dell’U.S. Market Facilitation Program, iniziato ad agosto, e di contesto economico complessivamente più favorevole per il busisness agricolo nel 2020.
Francesca Gerosa, Milanofinanza.it