La presidente eletta Ursula von der Leyen ha designato Paolo Gentiloni commissario agli Affari economici dell’Ue. È la prima volta che un italiano ottiene la responsabilità del pacchetto EcFin. L’indicazione dovrà ora essere validata dal Parlamento europeo, che nelle prossime settimane avvierà le audizioni di tutti i commissari nominati dalla leader tedesca. Von der Leyen ha detto che Gentiloni «condividerà la sua vasta esperienza nel portafoglio dell’Economia dopo essere stato ministro degli esteri e premier». Nel ringraziare la presidente per l’incarico, Gentiloni ha sottolineato che la «responsabilità di Commissario all’economia alla quale oggi sono stato candidato è di grande rilievo in un momento cruciale per il futuro dell’economia europea». Il suo primo impegno sarà diretto a «contribuire al rilancio della crescita e alla sua sostenibilità sociale e ambientale»: «Cercherò di onorare l’Italia, il cui Governo mi ha proposto, lavorando nell’interesse di tutti i cittadini europei e in costante raccordo con il Parlamento europeo e le istituzioni dell’Unione», ha concluso il neo commissario Ue. Critico l’ex vicepremier Matteo Salvini: «Gentiloni? Conferma di patto con il diavolo di Conte».
L’attacco di Kurz all’Italia
Un’apertura importante da parte di Von der Leyen nei confronti del nostro Paese che è stata vista da molti come il primo passo per rivedere il Patto di Stabilità che lega i Paesi membri con vincoli meno stringenti per le rispettive manovre economiche. A questo proposito, però, è arrivato il severo monito del Cancelliere austriaco Sebastian Kurz. «L’Italia non può diventare una seconda Grecia. In ogni caso, non siamo disposti a pagare i debiti dell’Italia. Respingiamo categoricamente un ammorbidimento delle regole di Maastricht come chiesto dall’Italia», ha scritto su Twitter. Poi ha aggiunto: «L’attuale dibattito mostra ancora una volta la necessità di un nuovo trattato dell’Ue che preveda sanzioni in caso di violazione delle norme. Il mancato rispetto delle norme sul debito deve comportare automaticamente sanzioni».
Eine Aufweichung der #Maastricht-Regeln, wie #Italien es gerade fordert, lehnen wir strikt ab. #Italien darf nicht zu einem zweiten Griechenland werden. Wir sind jedenfalls nicht bereit, die Schulden Italiens zu bezahlen!https://t.co/6R03KF5ROX
— Sebastian Kurz (@sebastiankurz) September 9, 2019
Corriere.it