(di Tiziano Rapanà) Sesso in luogo pubblico, again! Pure quest’estate, che ormai sta per finire, ci ha fatto dono di storie piccanti di vita vissuta. Non vi racconto un granché di originale. É la classica coppietta che decide di sbrigare le sue faccende di natura carnale, davanti a tutti sulla spiaggia. Stavolta su un pontile in mezzo al mare. E precisamente sul litorale di Pescara nord, “in cima ad uno di quei pontili in legno ‘a pennello'”, così descrive il quotidiano Il Centro, “che partono dalla riva per una decina di metri”. La scena ad immaginarla rimanda ad un qualcosa di surreale: lui e lei lì sul pontile a darci dentro a più non posso sotto gli occhi forse esterrefatti, probabilmente divertiti di passanti e bagnanti. Il Centro informa anche del fatto che, anche stavolta, qualcuno ha ripreso la scena e ha deciso di postarla in rete. Non giudico, anche se obiettivamente non capisco il piacere di fare le cose davanti a tutti. Volendo la coppietta avrebbe potuto fare le stesse cose in casa propria. Qualcuno di voi potrebbe parlarmi del brivido erotico e di altre fesserie simili. Non discuto nulla, tutte le opinioni sono legittime ma un poco di buona creanza in pubblico è quantomeno gradita. Comunque, nell’Italia di oggi, le coppiette possono ancora divertirsi così senza pagare particolare dazio (nessuno si è lamentato o ha chiamato il 113). In futuro non sarà più così. Non so voi, ma ho l’impressione che il futuro dell’Italia sarà prettamente conservatore. Non ho difficoltà ad affermare che fra una decina d’anni torneremo al modo di pensare e vivere la società e il costume, anche sessuale, allo stesso modo degli italiani che vissero il secondo dopoguerra. Esagero? Penso proprio di no. E già ci sono le avvisaglie che ci indicano la prospettiva di un futuro conservatore. Una su tutte, la fine del topless. I tempi stanno cambiando e queste scenette, che dopotutto divertono gli italiani, in futuro il comune senso del pudore le reputerà inaccettabili.