Eppure si tratta di un prodotto largamente utilizzato dai più piccoli che con i pennarelli si macchiano le mani e perfino la bocca venendo a contatto con le sostanze in essi contenute. Ecco perché Altroconsumo ha svolto alcuni test su un campione di 18 marche di pennarelli – pubblicata sulla sua rivista Inchieste di settembre – per verificarne sicurezza e qualità.
Due i prodotti bocciati: Altroconsumo chiede intervento al Ministero della Salute
Le linee guida della Commissione Europea stabiliscono che i pennarelli debbano essere conformi alla Direttiva Europea 2009/48/CE sui giocattoli e quindi devono essere privi di sostanze chimiche che possano danneggiare la salute dei bambini. Dai test è emerso invece che i pennarelli Flying Tiger non sono a norma di legge. L’inchiostro blu, infatti, contiene un solvente tossico, il toluene, mentre in quello verde sono presenti oltre i limiti di legge due conservanti pericolosi ed inquinanti (methylisothiazolinone e chlor omethylisothiazolinone). Nonostante rispettino la normativa CE, i test condotti da Altroconsumo hanno bocciato anche i pennarelli Kidea Coloriamo: l’inchiostro verde contiene elevate quantità di un conservante (octylisothiazolinone) il cui utilizzo non è regolamentato dall’Unione Europea ma che l’Organizzazione ritiene che debba sottostare a limiti come altri conservanti della stessa famiglia. I pennarelli che non hanno superato i test sono stati prodotti in Cina, un aspetto che accomuna 7 dei 9 prodotti bocciati a livello internazionale (oltre che in Italia il test è stato condotto in altri Paesi per un totale di 36 pennarelli analizzati).
A fronte di questi risultati Altroconsumo ha chiesto al Ministero della Salute di intervenire regolamentando l’uso di conservanti nei giocattoli e ritirare dal mercato dei pennarelli Tiger, pericolosi e fuori norma.
Lavabilità: verità o bufala?
Quasi tutti i pennarelli presi in esame riportavano sulla confezione l’indicazione lavabile ed effettivamente quasi tutti sono risultati tali con un lavaggio a 30° (testato su un tessuto di cotone bianco); con il lavaggio a 60° invece i risultati sono stati peggiori: probabilmente perché l’elevata temperatura ha fissato il colore. Attenzione alle superfici su cui si lascia disegnare il bambino: la maggior parte dei pennarelli lascia tracce sulla plastica.
I consigli Altroconsumo per un uso sostenibile
Tanto amati dai bambini ma poco sostenibili: i pennarelli si consumano rapidamente, non sono ricaricabili e una parte del prodotto finisce nella raccolta indifferenziata. Per ridurne l’impatto ambientale può essere utile farne un uso corretto chiudendo sempre il tappo dopo l’uso e conservandoli lontano da fonti di calore. Il suggerimento è anche quello di controllare sulla confezione (meglio sceglierla in carta invece che plastica) e scegliere prodotti in polipropilene (PP) o polietilene (PE) evitando quelli in polivinilcloruro (PVC).
I risultati dettagliati del test sono sul numero di settembre della rivista Altroconsumo Inchieste, accessibile anche dal sito altroconsumo.it