Sono i risultati del rapporto ‘Cost of a Data Breach 2019’, condotto da Ponemon Institute per Ibm.
Alle aziende coinvolte nello studio, una violazione malevola costa in media 4,45 milioni di dollari, cioè circa 1 milione in più rispetto ad una violazione dovuta a cause accidentali, come anomalie nei sistemi o errori umani. E rappresentano un rischio crescente per le piccole imprese, con un costo pari a quasi il 5% del fatturato annuo. Infine, la percentuale di attacchi malevoli o criminali come causa principale di una violazione di dati è passata dal 42% al 51% nei sei anni presi in considerazione nello studio (con un aumento del 21%).
“Considerando che le organizzazioni hanno dovuto affrontare la perdita o il furto di oltre 11,7 miliardi di dati solo negli ultimi 3 anni, le imprese devono essere pienamente consapevoli dell’impatto finanziario che una violazione dei dati può avere sui loro profitti e, quindi, concentrarsi su come è possibile ridurre questi costi”, afferma Wendi Whitmore, Global Lead di IBM X-Force Incident Response and Intelligence Services.
ANSA