«No alle Olimpiadi, No alla Tav, No al Salone dell’auto, No alle grandi mostre, No alle trasformazioni urbane. E peraltro le periferie, usate ieri strumentalmente per raccogliere consenso, oggi sono abbandonate a sé stesse. È la decrescita felice teorizzata dal vicesindaco e che sta mortificando Torino, riducendola ad una citta piccola, provinciale e senza ambizioni. La sindaca Appendino ne tragga le conseguenze».
Così Piero Fassino, deputato Pd ed ex sindaco di Torino.
La Stampa