E’ quanto rintraccia l’Istat nella sua pubblicazione sul mercato immobiliare. La causa di questo tracollo ancora non recuperato si trova esclusivamente delle abitazioni esistenti, i cui prezzi sono diminuiti del 23,7%, mentre per quelli delle abitazioni nuove si registra complessivamente un aumento, seppur debole (+0,8%).
Se si guarda invece al confronto con il trimestre precedente, la lieve diminuzione dei prezzi delle abitazioni (-0,5%) è dovuta sia ai prezzi delle abitazioni nuove sia a quelli delle abitazioni esistenti, che diminuiscono rispettivamente dello 0,5% e dello 0,6%.
Questi andamenti, sottolinea ancora l’Istituto di statistica, si manifestano in un contesto di crescita persistente dei volumi di compravendita (+8,8% l’incremento tendenziale registrato per il primo trimestre del 2019 dall’Osservatorio del Mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate per il settore residenziale). Non a caso, nel suo commento l’Istat ricorda che i prezzi delle case avevano chiuso il 2018 in flessione in Italia (unico Paese della zona euro, dove invece sono cresciuti di più di quattro punti) e “i primi dati del 2019 ne confermano la debolezza, registrando una nuova contrazione su base annua. Ciò a fronte di un crescita delle compravendite di abitazioni che persiste dal 2014 confermando, così, la vischiosità dei prezzi rispetto all’andamento della domanda”. In questo quadro un segnale di ripresa viene dai prezzi delle abitazioni nuove, che crescono su base annua per il sesto trimestre consecutivo, ma il cui peso nel determinare gli andamenti complessivi del mercato immobiliare residenziale si va sempre più riducendo.