“Raspelli Magazine”, una bella sorpresa nel mondo dell’editoria
1 Luglio 2019
(di Tiziano Rapanà) Ha senso raccontarvi le mie fallite intenzioni? Penso proprio di no, comunque ve le riporto. Avevo voglia di scrivervi un piccolo vademecum per l’aspirante avventore dei mercatini dell’usato. Mi riferisco soprattutto agli amanti, come me, di libri e fumetti che vogliono addentrarsi in questo magico mondo, senza farsi fregare. Un po’ di esperienza negli anni me la sono fatta e mi sarebbe piaciuto rendervi note tutte le accortezze che uso, quando vado in perlustrazione. Ieri, nonostante il caldo cocente, mi ero fiondato in due mercatini che si palesano al pubblico a fine mese. Ho acquistato vari fumetti, a 50 centesimi l’uno. Un affarone, anche se non tutti erano in condizioni eccellenti. Il più grande affare è stato aver acquistato, per questa cifra, il volume speciale di Martin Mystére che celebrava i suoi vent’anni di storia. Un affare soprattutto emotivo, visto la mia simpatia per il personaggio inventato da Alfredo Castelli. Anche perché sul web non è quotatissimo, sui siti di e-commerce si trova a 3 euro, e sul sito della Bonelli – la casa editrice che distribuisce il fumetto – lo si trova a 3 euro e 90 centesimi. Resta comunque un grosso affare, perché è un numero speciale – con tanto di indice analitico di tutti i vent’anni di avventure del personaggio – in buone condizioni, che ho avuto con uno sconto del più del 70% rispetto al prezzo di mercato. Avrei voluto parlare di come trovare il meglio al meno e mi ci stavo pure applicando stamattina a redigere il mio vademecum, finché non mi ha fregato la curiosità di voler scoprire una nuova realtà editoriale, molto interessante. Mi riferisco a Raspelli Magazine, il nuovo progetto di Edoardo Raspelli, un mensile online gratuito. Parla di Raspelli e del suo mondo enogastronomico. Il magazine si divide in due parti, più una simpatica appendice gestita da Maura Anastasia, conosciuta come “l’amica degli animali”, che presenta delle ricette di sua creazione legate all’alimentazione vegetariana. La prima parte riguarda il Raspelli classico: il critico della carta stampata, che commenta i ristoranti e gli alberghi con la responsabilità di chi vede il lettore come suo editore di riferimento. Questa prima parte mi ha catturato, perché Raspelli scrive magnificamente: il suo stile elegante mi ha avvinto fino all’ultima recensione. Ho molto apprezzato anche le affascinanti foto, che hanno arredato gli articoli del giornalista. Foto che hanno catturato il meglio del Palazzo ai Capitani, di Peschiera del Garda, dell’hotel de la Ville, a Monza, e dei tanti locali che Raspelli ha raccontato in questo numero. Non mi sono soffermato più di tanto sulla seconda parte, che raccoglie la realtà glamour di Raspelli: la conosco abbastanza bene, perché ricevo – quasi quotidianamente via email – ragguagli in tal senso con i suoi divertenti comunicati stampa. Sono stato, in questo caso, un po’ distratto. Anche se non mi sono lasciato sfuggire una bella intervista realizzata da VistoTv in occasione dei settant’anni del conduttore. In soldoni, questo primo numero mi ha soddisfatto. Unica nota dolente: la fruizione del prodotto è stata in parte difficoltosa. Ho avuto qualche problemino nella visualizzazione sul mio pc, “a schermo intero”. A mio avviso, si dovrebbe ottimizzare l’uso dello zoom, introducendo varie opzioni di ingrandimento del foglio elettronico. È comunque una fesseria di carattere informatico, che non toglie minimamente nulla alla bellezza del primo numero dell’ottimo giornale.