Per limitare il proliferare della disinformazione WhatsApp dai mesi sorsi ha vietato l’invio di messaggi di massa, e ora – sempre in linea con i suoi propositi di bloccare “i messaggi automatici, gli invii di massa e l’utilizzo non personale” sulla piattaforma – ha annunciato un’ulteriore stretta dal 7 dicembre.
Che potrebbe impedire agli editori di inviare newsletter tramite il servizio di messaggistica di Facebook, uso che fino ad ora, ha rilevato NiemanLab, è sempre stata “un’area grigia”.
Il cambiamento si applicherà a livello globale, ma tra i più attenti alla questione, segnala il sito, c’è l’editoria tedesca. Caso interessante, in particolare, è quello del inFranken.de, giornale locale tedesco che invia newsletter via Whatsapp dal 2014. E il servizio, che prevede dai 3 ai 5 invii quotidiani, ha funzionato così bene che da gennaio 2018 ha rimpiazzato completamente l’uso delle mail.
Ad oggi il totale degli iscritti al servizio è di 12.500 abbonati registrati – il doppio degli iscritti al servizio mail -, con un’età media più bassa e molti lettori under 20.
“Il riscontro che abbiamo ricevuto è che le persone amano ricevere le notizie ‘inviate’, senza doverle cercare attivamente o installare un’app”, ha commentato Lena Stich, editor della testata tedesca.
L’idea ha riscosso così largo successo da destare interesse di altre testate da spingere inFranken.de a organizzare una piccola conferenza nel 2015, per condividere suggerimenti e consigli.
Primaonline.it