Con oltre 7 mila eventi e 515 mila partecipanti si è conclusa lo scorso 31 maggio la nona edizione de «Il Maggio dei Libri», la campagna nazionale di promozione della lettura che prevede attività sul territorio con il coinvolgimento di enti locali, scuole, biblioteche, librerie, festival, editori e associazioni culturali. Per quasi 50 giorni l’Italia è stata attraversata da iniziative che hanno coinvolto non solo i luoghi canonici della lettura, ma anche ambulatori medici, reparti ospedalieri, carceri, negozi e parchi.
L’iniziativa è organizzata dal Centro per il libro e la lettura (ministero per i Beni e le Attività culturali), diretto e presieduto da Flavia Cristiano, in collaborazione con il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con il patrocinio della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e dell’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci). Quest’anno ha avuto come slogan Se voglio divertirmi leggo e sono state coinvolte in modo uniforme tutte le regioni; tra le più attive: Lazio (529 eventi), Veneto (386), Lombardia (339) e Puglia (336). Ma la campagna si è estesa anche all’estero con l’adesione delle Scuole italiane di Parigi (Francia), Smirne (Turchia) e San Paolo (Brasile).
Ma «Il Maggio dei Libri» non è ancora finito. Tra le prossime iniziative, il nuovo premio «Quando i ragazzi ci insegnano», presentato al Salone del Libro di Torino dallo scrittore Eraldo Affinati: i ragazzi sono invitati a salire in cattedra e registrare una video-lezione sul loro libro preferito per convincere altri coetanei a leggerlo. Il premio consiste in un soggiorno in una capitale europea per tenere la lezione presso l’Istituto Italiano di Cultura, agli alunni delle scuole superiori italiane locali. Inoltre alla XXI edizione della European Literacy Conference di Copenaghen (in agosto), sarà premiato con il Fela Literarcy Award 2019 il programma Invito alla lettura, realizzato dal Centro per il libro e la lettura con Rai Cultura.
Jessica Chia, Corriere.it