Morti sospette, depistaggi, testimoni inascoltati, autopsie mancate
UNA DINASTIA PIENA DI MISTERI
(di Cesare Lanza per Il Quotidiano del Sud) Un libro attesissimo è quello del giornalista, scrittore e storico Antonio Parisi, nato a Ginosa il 23 gennaio 1960: ‘Gli Agnelli’ (Diarkos editore). Il libro racconta la dinastia attraverso morti sospette, depistaggi, testimoni inascoltati, autopsie mancate. A cominciare dal suicidiodi Edoardo, figlio dell’Avvocato, ritrovato cadavere il 15 novembre del 2000 ai piedi di un pilone dell’autostrada Torino-Savona. Secondo l’autore ci sono troppi elementi che fanno pensare che Edoardo non si sia toltola vita. Parisi indaga anche sull’incidente stradale in cui morì la principessa Virginia Bourbon del Monte, madre di Gianni Agnelli. Un’altra morte avvolta dal mistero è quella di Giorgio Agnelli, il fratello di Gianni, che si sarebbe buttatodallafinestra diunaclinica svizzera. Nel libro si parla anche di Franzo Grande Stevens e di Gianluigi Gabetti, scomparso pochi giorni fa.
LA CARRIERA DI UN BRILLANTE MONARCHICO
Parisi si è occupato di politica, con l’incarico di Segretario Nazionale del Fronte Monarchico Giovanile dell’UMI dal 1982 sino alla morte dell’ultimo Re d’Italia, Umberto II, il 18 marzo 1983. Fu fondatore nel 1984 con Sergio Boschiero del movimento politico Fert. Dopo la morte di Re Umberto II, ha collaborato, fino al 2000, con l’Arciduca Otto d’Asburgo. Insieme al giornalista e parlamentare Gustavo Selva ha ricostruito in Italia l’Unione Paneuropea. Dopo aver lavorato al quotidiano Commercio Estero, organo dell’Istituto nazionale per il commercio estero, fu chiamato nel 1992 a dirigere il mensile economico internazionale Europa Finanza. Nel 1992 ebbe anche la direzione della Tv toscana Tele 90 a cui seguì nel 1994, per 9 anni, la direzionere sponsabile dell’emittente nazionale Rete Mia (subentrando nell’incarico a Ruggero Orlando). È autore delle trasmissioni, Italia Più ed Europa Più trasmesse sulla piattaforma Sky. Successivamente ha diretto il quotidiano a tiratura nazionale Il Meridiano. Scrive ora per diverse testate settimanali italiane dove ha firmato, tra le altre, inchieste sul caso Emanuela Orlandi, di cui scoprì la BMW con cui fu presumibilmente rapita, sulla morte di Edoardo Agnelli e sulla Sacra Sindone, rinvenendo i documenti che comprovano gli appetiti di Hitler sulla reliquia di Torino. Ha condotto una approfondita indagine sulle foibe piemontesi e sugli eccidi successivi al 25 aprile 1945. Per il suo penultimo libro sul caso Parolisi ha vinto l’edizione 2013 de I sapori del giallo, rassegna di letteratura poliziesca e gastronomia che si tiene ogni anno a Langhirano. Dalla fine del 2015 è portavoce della Chiesa Ortodossa italiana autocefala. È nato a Ginosa, un comune di 22 324 abitanti della provincia di Taranto, che si erge sul primo gradino delle falde meridionali della Murgia tarantina, a 240 metri sul livello del mare.
MORVILLO RECENSISCE I DRAMMI DELL’AMORE
Lo psichiatra Paolo Crepet e la giornalista Alessandra Arachi si sono chiesti ‘Perché finisce un amore’: hanno analizzato storie veredilettori,fatte digelosiaedi vendetta, di disillusione e di menzogne. Ha scritto Candida Morvillo (Sorrento, 5 marzo 1974): «Storie come quella di Paola, che non si era voluta accorgere della doppia vita del marito e che un giorno (usiamo una metafora per evitare lo spoiler) si trova faccia a faccia col vuoto che lui lascia; o come quella di Tommaso, un avvocato che perde la ragione per una Lolita terribilmente contemporanea. Storie dove la colpa è sempre dell’altro, mai di chi racconta la sua versione. Invece, quando un amore finisce, la prima regola, per Crepet, è chiederci cosa abbiamo sbagliato, perché “scaricando la responsabilità non si cresce e, alla storia successiva, commetti gli stessi errori, trovi partner simili e finisce sempre nello stesso identico modo. Se il primo ha tradito, tradirà anche il secondo”»
RIELETTO SINDACO, DE MITA COMBATTE LA STUPIDITÀ POLITICA
De Mita si conferma sindaco e dice: «Voglio combattere la stupidità». Il vecchio Ciriaco,91 anni, è rieletto sindaco di Nusco, il piccolo comune dell’Alta Irpinia dov’è nato nel 1928. L’ex leader democristiano ha sconfitto l’avversario Francesco Biancaniello, capo della lista Ricominciamo da Nusco, uno di «quei simpatici ragazzi, ma senza idee» che hanno provato a sfidarlo. De Mita nel suo programma si propone dicombattere la stupidità («Sono stordito dal trionfo della stupidità in politica. Si insegue l’evento senza comprendernele ragioni.»),lo spopolamento e la fuga dei giovani.
ISCHIA, ADDIO FEDELISSIMA NICOLETTA
Nicoletta, cane meticcio, salita alle cronache per aver vegliato per più didieci annila tomba del suo proprietario Alfred, morto il 29 gennaio del 2009, si è spenta nel piccolo cimitero della frazione di Panza, isola d’Ischia.