Storico accordo per un gruppo di riders, che per la prima volta si vedono riconosciuto lo status di lavoratori dipendenti e a tempo indeterminato. Accade a Firenze, dove la piattaforma per il recapito di cibo a domicilio, Laconsegna srl, ha assunto 20 ciclofattorini. L’accordo è frutto di una trattativa tra l’azienda e i sindacati Cgil, Cisl e Uil. Come annuncia una nota sindacale, è stato riconosciuto ai 20 assunti il rapporto di lavoro subordinato in base al Contratto nazionale della logistica: i riders si vedranno riconosciuto in questo modo non solo uno stipendio fisso mensile (e non più il pagamento a chiamata o all’ora) ma anche contributi e diritti. Laconsegna ha annunciato di voler ingaggiare nell’arco di alcuni mesi fino a 200 addetti.
L’accordo di Firenze sblocca in qualche modo la questione dei riders, incagliatasi al Ministero dello sviluppo e nell’ultimo incontro tra le parti che risale al 7 novembre scorso. Le grandi piattaforme pur non avendo ancora formulato proposte concrete, hanno fatto parziali aperture: alcune di loro si sono dette disposte a riconoscere un pagamento orario e l’assicurazione contro gli infortuni ma nessuna ritiene che i ciclofattorini debbano essere considerati lavoratori dipendenti. Questo nonostante una sentenza della Corte d’Appello di Torino abbia riconosciuto questo tipo di rapporto a cinque giovani che avevano fatto ricorso. Il mese scorso un collettivo di addetti alle consegne tra Milano e Torino aveva annunciato azioni clamorose, tra cui l’intenzione di diffondere dati sensibili di alcuni clienti vip in segno di protesta contro il perdurante precariato. Il ministro Di Maio, sull’onda di questi fatti aveva rinnovati l’intenzione di intervenire con un provvedimento di legge, soluzione però non gradita dai datori di lavoro.
Corriere.it