L’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, “fu indicato a noi da Giovanni Bazoli e in questi anni si è rivelato una scommessa vincente”. Il riconoscimento arriva dal presidente della Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti, rispondendo a una domanda su chi potrebbero essere gli eredi della generazione dei decani della finanza italiana come lui stesso o Giovanni Bazoli, presidente emerito della Ca’ de Sass. Per Guzzetti, Messina è stato capace, tra le altre cose, di “aver organizzato una banca molto proiettata nel futuro”, un istituto in grado di “fare banca bene, con la distribuzione di dividendi importanti per gli azionisti”, conservando però una significativa “componente sociale”. Messina, ha aggiunto il presidente della Fondazione Cariplo, “ha le doti del grande banchiere, che associa alla sensibilità per i temi di natura sociale”. Riferendosi a Bazoli, Guzzetti gli riconosce il merito in sostanza di aver costruito l’Intesa Sanpaolo di oggi, partendo “da un piccolo granello di sabbia” come l’Ambrosiano, fino “ad arrivare a un elefante agile” come è l’attuale Ca’ de Sass. In merito a una recente trasmissione di Report che ha tirato in ballo Bazoli per il caso Ubi, Guzzetti ha detto: “Lo hanno insultato, per poco non dicono che è colluso con la P2, ma chi conosce Bazoli…”.