Google chiederà agli utenti Android in Europa quale browser e motore di ricerca intendono installare sui loro smartphone. Ad annunciarlo è un post sul blog aziendale del responsabile legale Kent Walker. È la risposta di Big G alla pressione dei regolatori Ue che, a più riprese, hanno comminato multe salate al gigante tech Usa per violazione della concorrenza.
L’ultima sanzione di 1,49 miliardi di euro, applicata dalla Commissione europea a Google, è pari all’1,29 per cento del suo fatturato 2018. La colpa della società di Mountain View è quella di abuso della propria posizione dominante sul mercato dell’intermediazione pubblicitaria nei motori di ricerca con la piattaforma Adsense.
In breve, Google ha messo in atto pratiche illecite per 10 anni, imponendo restrizioni contrattuali anticoncorrenziali ai siti web di terzi. È per evitare di infrangere di nuovo le norme Ue che Big G ha introdotto modifiche che interessano Android.
Come spiega Kent Walker, si consente già a chi è in possesso di un cellulare con il sistema operativo sviluppato da Google di scaricare il browser o il motore di ricerca che preferisce, indipendentemente dalle app preinstallate sul dispositivo.
Ma, nei prossimi mesi, Big G s’impegna a fare di più per garantire che gli utenti Android siano maggiormente informati sull’ampia varietà di scelta a disposizione per il download di programmi alternativi. Ciò significa che sarà formulata una richiesta esplicita per sapere quale browser web e quale motore di ricerca s’intenderà utilizzare.
Quella di Google è una posizione che ricorda la decisione di Microsoft del 2010. Costretta dalla Commissione Ue a predisporre uno schermo multiscelta per permettere agli utenti Windows di selezionare liberamente tra più browser senza accettare di essere vincolati unicamente a Internet Explore.
Carlo Lavalle, La Stampa