Uno studio su oltre 100mila donne negli Stati Uniti in post menopausa ha associato un maggiore rischio di decessi per ragioni cardiovascolari al consumo eccessivo e quotidiano di alimenti fritti
Seguire una dieta eccessivamente ricca di alimenti fritti nuoce alla salute, in particolare a quella delle donne mature, che esagerando col classico cibo da fast-food – pollo fritto pesce fritto e patatine – rischiano un aumento del rischio di decessi, in particolare per eventi cardiovascolari.
Uno studio pubblicato sul British medical journal ha analizzato l’alimentazione e gli stili di vita tra 1993 e il 1998 di 106.966 donne tra 50 e 79 anni utilizzando i questionari del Women’s Health Initiative, un programma nazionale Usa che raccoglie dati sulle donne in postmenopausa, e le ha seguite fino a febbraio 2017. Nel corso di 24 anni si sono verificati 31.588 decessi: 9.320 dovuti a problemi cardiovascolari, 8.358 a patologie oncologiche e 13.880 ad altre cause. Al netto di elementi che avrebbero potuto influenzare le conclusioni del lavoro (i cosiddetti fattori di confondimento, o confondenti) come lo stile di vita o il livello di istruzione e reddito delle donne arruolate, gli autori, epidemiologi del College of Public Health dell’University of Iowa, hanno rilevato che consumare uno o più porzioni al giorno di alimenti fritti (rispetto a non consumarne) si associa a un rischio di morte per ogni causa e in maniera specifica per ragioni cardiache, dell’8% più alto.
I ricercatori hanno anche valutato il rischio in relazione al tipo di alimento, trovando che il consumo di una o più porzioni al giorno di pollo fritto è legato a un rischio di decesso per qualsiasi causa e per problemi cardiovascolari rispettivamente più alto del 13% e del 12%. Mentre una o più porzioni quotidiane di pesce o molluschi fritti a una probabilità maggiore rispettivamente del 7% e del 13%. Le donne che mangiavano cibi fritti più spesso erano tendenzialmente più giovani con un livello di istruzione e un reddito più bassi, erano più spesso fumatrici e seguivano in generale una alimentazione di qualità più scarsa.
Gli stessi ricercatori hanno ricordato che il loro è uno studio osservazionale e che è applicabile solo alle donne statunitensi. Hanno anche aggiunto che potrebbero esserci altri fattori confondenti che non sono stati considerati. Tuttavia hanno detto che vista l’ampiezza del campione è stato “identificato un fattore di rischio per la mortalità cardiovascolare che è facilmente modificabile cambiando lo stile di vita. Ridurre il consumo di cibi fritti, in particolare pollo e pesce fritto – hanno concluso – potrebbe avere un impatto clinicamente significativo sulla salute pubblica”.
Repubblica.it