“Posso assicurare che il complesso procedimento che si sta dipanando coniugherà, in piena conformità con la nostra architettura costituzionale, il rafforzamento dell’autonomia regionale, con la salvaguardia della solidarietà e della coesione nazionale”, sottolinea.
Entrando poi nel dettaglio dei livelli essenziali e dei fabbisogni standard, aggiunge: “Non è previsto in alcun modo il riferimento ad indicatori collegati all’introito fiscale” delle singole regioni. Precisando che si “tratterà di fabbisogni su indicatori comuni a tutte le regioni”, definiti da “un Comitato paritetico composto da rappresentanti delle Regioni e dello Stato, rispondendo a criteri unitari per l’erogazione dei servizi in ogni angolo del Paese”.
Conte precisa che “il governo è ben consapevole della centralità delle Camere nell’ambito di un processo di trasferimento di competenze legislative, che assume un rilievo costituzionale e che vede il Parlamento necessariamente coinvolto”.
Pertanto, l’esecutivo “è disponibile ad aprire un confronto con il parlamento in merito al contenuto di questo progetto, nelle forme che verranno nei prossimi giorni definite nel rispetto delle prerogative del Parlamento”.
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