Microsoft, la trimestrale conferma la robusta crescita del cloud

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Microsoft ha archiviato il secondo trimestre fiscale, chiuso 31 dicembre, con fatturato salito del 12% su base annua a 32,47 miliardi di dollari, solo leggermente sotto le attese di Wall Street fissate a 32,54 miliardi. Sebbene lo scostamento sia inferiore all’1%, si è trattato del primo caso dopo due anni consecutivi di risultati superiori alle aspettative, e il titolo è quindi passato in terreno negativo all’after hour a Wall Steeet nonostante i conti dimostrino ancora una volta l’ottimo stato di salute del colosso di Seattle.

Alla base dello scostamento c’è stata una flessione nelle vendite di pc causata da una carenza di processori Intel , che ha inciso sui ricavi legati al sistema operativo Windows. I ricavi generati dalle vendite di pc aziendali sono infatti scesi del 2% dopo 11 trimestri consecutivi di crescita. Windows ha da tempo cessato di essere il principale driver dei ricavi di Microsoft , ma il volume di business è ancora notevole e una sua variazione ha quindi effetti sui conti complessivi.

Il core su cui Satya Nadella ha rivoluzionato Microsoft, ovvero i servizi cloud, ha mostrato invece ancora una volta un ottimo stato di forma. I ricavi degli altri due segmenti operativi dell’azienda hanno infatti superato le aspettative di Wall Street con una solida crescita a doppia cifra. I ricavi del cloud sono saliti del 48% su base annua a 9 miliardi di dollari grazie a un salto del 76% dal servizio cloud Azure, che compete direttamente con AWS di Amazon.

Microsoft ha inoltre previsto una crescita a due cifre per i suoi segmenti Intelligent cloud e Productivity nel trimestre in corso, in linea con le proiezioni di Wall Street, un dato incoraggiante considerati i segnali di debolezza dell’economica globale.

Davide Fumagalli, Milano Finanza