Il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, ha risposto promettendo di rimanere in carica e ha detto che i diplomatici americani avranno 72 ore di tempo per lasciare il Paese. “Il popolo del Venezuela ha coraggiosamente fatto sentire la propria voce” contro Maduro e “ha richiesto la libertà e lo stato di diritto”, ha affermato Trump. “utilizzerò tutto il peso del potere economico e diplomatico degli Usa per cercare di ripristinare la democrazia venezuelana”, ha concluso il presidente Usa.
La crisi in Venezuela può avere ripercussioni sulla produzione petrolifera del Paese e come conseguenza sul prezzo del greggio. Oggi le quotazioni petrolifere sono in calo con il benchmark americano Wti cede 7 centesimi a 52,55 dollari al barile, mentre il greggio di riferimento europeo Brent scende di 4 centesimi a 61,10 dollari al barile.
Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, il governo di Caracas è in default per la maggior parte dei bond in circolazione, che secondo gli economisti ammontano a circa 60 miliardi di dollari. Le riserve in valuta estera sono diminuite di circa 2,5 miliardi di dollari negli ultimi tre mesi, stando all’analisi di Capital Economics.
Il bond governativo decennale del Venezuela è stimato a un rendimento del 46,5%. Il valore non è determinato dal mercato ma calcolato da alcuni analisti. L’ultima rivelazione indica che il Cds a 5 anni vale oltre 72 mila dollari.
Roberta Castellarin, Milano Finanza