Per avere un margine di manovra maggiore nella trade war con la Cina Donald Trump ha recentemente ventilato l’ipotesi di spostare la produzione di prodotti Apple in America, come riporta il Wall Street Journal. In questo modo, ad esempio, l’iPhone, il prodotto di punta di Apple, non sarebbe più soltanto designed in California ma interamente made in Usa.
L’attuale produzione di tutti i gadget tecnologici della casa di Cupertino, e quindi anche degli iPhone, si trova nella Repubblica Polare cinese sotto l’egida della Foxconn, una compagnia taiwanese famosa per l’assemblaggio di prodotti elettronici, ma anche tristemente nota per i numerosi casi di suicidi tra i suoi dipendenti.
Secondo molti consumatori il prezzo dei prodotti Apple è di per sé molto elevato. Eppure numerosi studi, come quelli riportato da Forbes e Foundation for Economic Education, mostrano come produrre un qualunque iPhone interamente in America farebbe lievitare il prezzo tra i $ 30.000 e i $ 2.000 a seconda del modello desiderato, dal più recente a quello più obsoleto. Il motivo è principalmente legato alla supply chain della Cina, ovvero il processo di produzione e distribuzione delle merci, e alle skills richieste per produrre prodotto di alta qualità a prezzi comunque reputati accessibili.
Forse questa volta il Presidente Trump l’ha sparata davvero troppo grossa, per usare un eufemismo, o forse si tratta ancora una volta della sua imprevedibile e apparentemente molto efficace tecnica di negoziazione?
Businessinsider