L’ipotesi potrebbe essere accettabile non fosse che per due ragioni che la rendono molto indigesta alla parte inglese del tavolo: il primo è che, da qui al 2022, il Regno Unito si ritroverebbe a far parte di un blocco di paesi sulle cui decisioni non ha alcun diritto di voto; la seconda è che la proposta di Barnier è arrivata nel pieno di un drammatico braccio di ferro tra Theresa May e i suoi oppositori interni, indebolendone, di fatto, la posizione e alimentando, tra i già guardinghi Brexiter, il sospetto che alla fine, non ci sarà nessuna vera Brexit.
Luciana Grosso, business Insider Italia