Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, rileva però che il reddito di cittadinanza “ha complicazioni attuative non indifferenti“. “Se riuscirà a produrre posti di lavoro, bene. Altrimenti resterà un provvedimento fine a se stesso” osserva nel libro di Bruno Vespa ‘Rivoluzione’ in uscita il 7 novembre.
Ai dubbi sollevati da Giorgetti sul reddito di cittadinanza replica il premier Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa congiunta col primo ministro della Repubblica tunisina Youssef Chahed. “Ci tengo a dire – dice Conte – che questa riforma partirà l’anno prossimo. Siamo tutti consapevoli che la riforma andrà fatta con grande attenzione, non siamo irresponsabili, ma è una proposta qualificante del programma politico di questo governo e tendiamo a farla bene con tutti i dettagli applicativi che saranno necessari”.
Riguardo alla legge di bilancio, “le lettere il governo italiano le spedisce”, ma “io vedrò Juncker nelle prossime settimane, perché ci tengo a mostrare personalmente la manovra e i suoi contenuti”, sottolinea il presidente del Consiglio, frutto di “un lavoro serio e responsabile”. E “posso confermare – aggiunge Conte – che ci sono le risorse sia per finanziare il reddito di cittadinanza che vogliamo, sia per finanziare la riforma della Fornero che abbiamo concepito e progettato”.
Poi, a una domanda sulla manifestazione della Lega in piazza del Popolo il prossimo 8 dicembre, Conte replica: “I leader politici organizzano manifestazioni che rientrano nella fisiologia del dibattito politico, della dialettica, anche vivace ma come presidente del Consiglio interloquisco io con le istituzioni europee, mi siedo io al tavolo delle trattative e caratterizzo io il tono di questa interlocuzione”.