Un nuovo servizio da sfruttare per verificare se le proprie informazioni personali siano state compromesse nel contesto di qualcuno dei numerosi data breach che accadono ogni anno. Si chiama Firefox Monitor ed è lanciato dal browser in partnership con “Have I Been Pwned”, un sito che offre una consulenza simile fin dal 2013 ma che ora ovviamente potrà aumentare il suo traffico vista la base degli utenti del programma di Mozilla. Dietro si nasconde l’esperto di sicurezza informatica Troy Hunt.
•L’AVVISO IN TEMPO REALE
Con Firefox Monitor sarà anche possibile registrarsi al servizio per consentirgli di allertarci in tempo reale nel caso in cui i propri account siano stati bucati, e finiti magari in mano a qualche hacker e in vendita nel dark web. Si parte ovviamente dall’indirizzo email, per verificare se sia stato rubato durante un attacco informatico e quali tipi di informazioni siano state sottratte. Non mancano i suggerimenti sulle azioni da mettere in atto per rinforzare la sicurezza dell’account.
COME FUNZIONA
Annunciato lo scorso giugno, lo strumento è stato perfezionato nel corso dei mesi per renderlo più pervasivo ed efficace nell’individuazione dei “data breach” a cui il proprio indirizzo può essere andato incontro. Usarlo è molto semplice: basta collegarsi a questo sito e inserire il proprio indirizzo email. Poi occorre cliccare sul pulsante di scansione e Firefox Monitor svelerà (eventualmente) quali servizi online abbiano compromesso i proprio dettagli personali.
•LA PROVA
Nella prova che abbiamo effettuato è in effetti saltato fuori come il nostro indirizzo email fosse stato compromesso da un breach dell’applicazione Zomato nel quale era stata sottratta la password.
Si tratta di uno strumento estremamente utile perché è in grado di fornire un quadro immediato e lampante del rischio che si corre nel non gestire le password in modo sufficientemente sicuro, per esempio variandole fra i diversi servizi che si utilizzano, dando sostanza agli allarmi che vengono ripetutamente lanciati sul tema.
Simone Cosimi, Repubblica.it