Non si sottrae alle domande dei giornalisti – ai quale offre un brindisi per festeggiare il suo 54esimo compleanno – su tutti i temi più scottanti di attualità il premier, dalla sicurezza ai migranti ai rapporti con l’Ue, dal caso Ilva al cdm Rai, dalla Tav alla Tap, dalle politiche sui vaccini ai rapporti con la Libia. Certo, non su tutto è esaustivo, risponde sovente con annunci e con dei “faremo”, ma i quesiti sono a tutto campo, e riguardano anche le indagini sui troll che hanno preso di mira Sergio Mattarella e i rapporti con Donald Trump e i potenziali danni per le sanzioni.
Ci sono le risorse per finanziare la manovra? Le risorse, spiega, “sono ricavate da un’attenta opera di ricognizione degli investimenti programmati e delle spese. Non andremo a toccare settori strategici come la sanità, la scuola e la ricerca che assicurano al Paese prospettive di sviluppo”. Tra le fonti di risorse, ha poi aggiunto, anche la ridefinizione di bonus a vario livello. “All’incontro avuto con i ministri competenti” sulla manovra e i conti pubblici, ha dichiarato, “c’era anche il ministro per gli Affari europei Paolo Savona“. “Non esiste però un piano Savona sugli investimenti – ha precisato – ma un piano del governo”.
A proposito dei rapporti non sempre idilliaci tra i due alleati che sostengono il governo gialloverde, è rassicurante: con M5S e Lega il “clima di lavoro è molto buono. Trovo sempre persone molto ragionevoli con un approccio pragmatico. Tutti miriamo all’obiettivo di realizzare il cambiamento che abbiamo assicurato”.
• “SULLA TAV DECIDERÁ IL GOVERNO”
La Tav, precisa, “è un argomento all’ordine del giorno nell’agenda del governo: è alla nostra attenzione e come anticipato dal ministro Danilo Toninelli stiamo esaminando tutti gli aspetti in termini di costi e benefici, con l’impegno a una revisione integrale su questo punto. Capisco che vogliate ogni giorno risposte ‘Tav sì o no’ e i ministri esprimono le loro posizioni. Ma all’esito di questa verifica, trarremo le nostre decisioni. La sintesi la faremo tra un po’ in termini risolutivi, in Consiglio dei ministri”.
• ILVA: ” IRREGOLARITÁ , DI MAIO HA PROCEDUTO IN AUTOTUTELA”
Sulla procedura di gara su Ilva ci sono “irregolarità”, il vicepremier Luigi Di Maio “ha dovuto procedere in autotutela”, ha chiarito Conte rispondendo ad una domanda sull’impianto di Taranto. E su una possibile chiusura di Ilva Conte replica al cronista: “Ma le pare che Di Maio sia così scriteriato da mandare a casa 14mila persone?”.
• RAI: “FOA ADEGUATO A PRESIDENZA”
Conte affronta poi il nodo Rai attualissimo dopo l’appello del presidente della Camera Roberto Fico che – interpretando la strategia del M5s su viale Mazzini – ha lanciato un appello alle forze parlamentari: “Serve un presidente nel pieno delle sue funzioni. E serve il prima possibile”. Posizione, questa, che si smarca da quella della Lega che intende tenere il punto sul nome di Marcello Foa. Conte su questo fronte cerca la mediazione. “Foa è una persona di grande rispetto, la Vigilanza non ha condiviso questa mia personale valutazione che formulo oggi per la prima volta”, rivela. Ma allora come si esce dallo stallo? “I partiti si parlino”, è l’invito del premier che, però, scongiura il ricorso a “forzature”. A proposito dell’atteggiamento del vicepremier leghista, precisa: Sulla Rai “non c’è nessuna irritazione nei confronti di Matteo Salvini”.
• RUSSIA: “ATTACCO TROLL? AVANTI SU INDAGINI E SANZIONI”
Sulla vicenda relativa ad attacchi troll sul web contro il Capo dello Stato Sergio Mattarella, Conte ha ammesso essere stato “un problema serio aver scoperto e verificato che ci sono stati interventi sui social che in un momento delicato della nostra vita politica hanno cercato di moltiplicare le suggestioni. E mi dispiace che alcuni di questi interventi si siano diretti contro il Presidente della Repubblica”.
“Con la polizia postale siamo a stretto contatto per completare le indagini ed evitare che si possano anche in futuro verificare situazioni di questo tipo. Sono indagini coperte da segreto ma se dovessimo individuare le centrali che hanno coordinato questi interventi saremo assolutamente conseguenti per quanto riguarda le sanzioni”. Il tema sarà affrontato in audizione al Copasir dopo la pausa agostana.
ITALIA-USA: “INTESA CON TRUMP NON È CONTRO L’UE”
“Le intese scaturite dal vertice con Trump – ha chiarito il premier – non sono a danno dell’Ue o di uno specifico Paese europeo, a meno che non ci siano pretese egemoniche di qualche Paese europeo”. “Con Trump abbiamo parlato di varie questioni, anche di scambi commerciali”. “Ho ricevuto dal presidente americano grande attenzione per quanto riguarda gli interessi italiani. Confidiamo di capitalizzare al massimo il rapporto con gli Stati Uniti per tutelare i nostri interessi”. Il governo si impegnerà per “limitare al massimo” l’eventuale “impatto negativo” per le “nostre imprese” delle sanzioni Usa nei confronti dell’Iran. Ci “sono avvisaglie” in questa direzione, “ma sarò ipersensibile su questa materia”.
• CONSOB: “IN CORSO VERIFICHE SU NAVA, VALUTEREMO”
“Consob è un’autorità indipendente di Vigilanza, preposta a un settore nevralgico. Tutto deve svolgersi nei binari appropriati, qualsiasi verifica, qualsiasi confronto. C’è un dibattito e abbiamo chiesto delle verifiche” sul presidente Mario Nava. “C’è un’interlocuzione con la Consob sul ruolo del presidente e la posizione nell’Ue in cui è incardinato. Abbiamo chiesto alla stessa commissione Consob di comunicarci più in dettaglio le verifiche sulla compatibilità o incompatibilità. Poi valuteremo”.
• “SULLA LIBIA NON ABBIAMO PRETESE EGEMONICHE”
Per quanto riguarda il tema migranti e i controversi rapporti con i libici, il premier ha chiarito che sulla Libia “non abbiamo espresso pretese egemoniche o mire espansionistiche, ma la necessità di garantire interessi nazionali e riteniamo, per vocazioni storiche, di poter garantire anche agli altri partner a tutti gli ‘stakeholders’ interessati dal Mediterraneo di garantire una funzione di equilibrio”. “Faremo valere i nostri interessi, e quelli di tutti, nella conferenza sulla Libia che ragionevolmente si svolgerà a novembre”.
“L’interesse primario è stabilizzare la Libia”, “un assetto politico stabile in modo da arrivare a elezioni politiche e presidenziali con adeguaste garanzie. Sappiamo che se affrettiamo questi processi non otteniamo una stabilizzazione vera”, quindi occorre “arrivarci in maniera progressiva e graduale”.
• IMMIGRAZIONE: “MEDITERRANEO NON È PIÚ CIMITERO”
“Credo – specifica Conte – che sulle migrazioni i dati parlino per noi: abbiamo ridotto gli sbarchi, ci sono statistiche che siamo tra 80 e 85 per cento di sbarchi in meno. È un risultato positivo nella misura in cui significa meno rischi per i migranti, nell’attraversamento del Mediterraneo con navi che non erano di crociera, di prima classe”.
“Si parla di ‘porti chiusi’, ma in realtà il nostro è un approccio rigoroso che non ha mai messo in discussione il soccorso umanitario. Abbiamo sempre assicurato la presenza delle nostre motovedette, la possibilità a trasbordare persone vulnerabili. Però abbiamo cambiato atteggiamento, perchè l’atteggiamento fin qui seguito ha prodotto in 15 anni più di 34 mila morti”. “Fin qui possiamo dirci sufficientemente orgogliosi di aver cambiato questa politica evitando che il Mediterraneo divenisse il cimitero dei migranti senza nome. In più abbiamo imposto un cambiamento anche in Europa”.
“Arrivare a ottenere il riconoscimento di un pieno coinvolgimento europeo anche in sede attuativa significa un grande risultato insperato fino a un attimo prima. Ora lavoriamo a implementare e massimizzare gli obiettivi. In una intervista alla Tv Cieca ho chiesto che si rendano disponibili ad accogliere un solo migrante, un atto simbolico, ma importante. Vedremo se riusciremo a ottenere il più alto coinvolgimento delle autorità europee”.
• CAPORALATO: “NON NUOVA LEGGE, APPLICARE QUELLA CHE C’È”
“Il fatto di Foggia non significa che mancano i flussi. Anzi, significa che dobbiamo lavorare contro il lavoro nero”. “Oggi tutti i Paesi occidentali europei devono affrontare il tema con regolamentazione e gestione dei flussi europei”.”Il sistema normativo a tutti i livelli è complesso e l’operatore economico ha un quadro di incertezza. La legge sul caporalato c’è e non viene integralmente applicata. Dobbiamo prima lavorare alla completa applicazione di quella legge”.
• CONTE ANNUNCIA I PROGRAMMI E I “FAREMO” DEL GOVERNO
Flat tax e reddito cittadinanza. “Un tassello importante” della manovra, sottolinea, “sono anche riforma fiscale (flat tax) e reddito di cittadinanza”. Su questo punto ha poi preciusato: “Il nostro sarà un pacchetto integrale, però bisogna essere realisti, non significa che a settembre realizzeremo tutte queste riforme”.
Riforma codice appalti. “A settembre – annuncia Conte – avremo una proposta di riforma del codice degli appalti seria che possa sbloccare il quadro normativo e dare maggiore certezza giuridica per rilanciare gli appalti. E poi, lo dico anche alla luce della mia competenza, semplificazione normativa e burocratica, perché ritengo che il Paese sia imbrigliato da vincoli, lacci e lacciuoli”.
Diritti civili. A proposito del delicato tema dei diritti, il governo spingerà “sull’acceleratore per i processi civili”, perché è “inaccettabile che il sistema giustizia offra risposte che arrivano dopo anni, e non solo”. Il problema “non è solo la sentenza ma anche il recupero del credito”, “lavoriamo alacremente per riformare il processo esecutivo”.
I vaccini. Dopo il dissenso all’interno del M5s sui vaccini, Conte detta sull’argomento la linea del Governo. “Mio figlio l’ho fatto vaccinare – è la sua posizione – l’ho accompagnato io personalmente. E questa è la linea del governo. Ma che ci siano sensibilità diverse dei singoli, in un movimento molto composito, va benissimo”. “Non verrà fuori al momento nessuna specifica circolare”.
Gasdotto Tap. Sul gasdotto Tap “siamo vigili e pronti ad accogliere le istanze” della comunità locale. “Alla fine ci sarà una valutazione e una sintesi politica che spetta al presidente del Consiglio e i suoi ministri”.
Iran. “Sull’Iran non ho assunto con Trump una posizione specifica ma ho detto che siamo disponibili a valutare la necessità di atteggiamenti più rigorosi, se l’accordo si rivelasse inefficace, aspetteremo di avere elementi per valutare le dovute conseguenze, anche con gli altri Paesi dell’Ue. Iniziative di questo tipo le vorremmo valutare con i partner europei”.
Povertà. “Se non riparte il Paese non creiamo le condizioni per interventi efficaci contro la povertà”. “Colpiscono i numeri così elevati di cittadini compresi nella soglia di povertà assoluta”. “Un governo responsabile” non può che varare una “politica economica e sociale” in vista di questo obiettivo per il quale “bisogna avanti tutte insieme le riforme”.
Riforme. “Non ha senso il cambiare per cambiare”. “Da giurista sono convinto, anzi, che oggi abbiamo un quadro di incertezza normativa diffusa”. “Procediamo su interventi normativi ‘cum grano salis’, non abbiamo inondato il Parlamento di decreti legge e di nuove iniziative per far vedere in due mesi come siamo bravi”.
Europa. “Abbiamo già parlato dei temi economici, anticipato le nostre linee ma non ho mai chiesto una concessione o un trattamento di favore. Ci presenteremo a testa alta, con un progetto ragionevole. Saremo molto seri, molto duri, ma né irragionevoli né scriteriati”.