L’Agenzia delle entrate approva 1.483 quadri intermedi (Poer, posizioni organizzative di elevata responsabilità) e taglia del 50% i dirigenti. Il comitato di gestione delle Entrate ha, ieri, definito il nuovo assetto organizzativo dell’Agenzia a seguito dell’introduzione delle nuove posizioni organizzative, previste dall’articolo 1, comma 93, della legge di Stabilità 2018. «Con il nuovo modello organizzativo», spiega l’Agenzia delle entrate in una nota, «che sarà operativo entro la fine dell’anno, le posizioni dirigenziali saranno ridotte di 452 unità (circa il 50% in meno) e verranno istituite 1.483 posizioni organizzative: 252 negli uffici centrali, 275 nelle direzioni regionali e 956 nelle direzioni provinciali. Il costo delle nuove posizioni sarà coperto con il risparmio derivante dalla riduzione delle posizioni dirigenziali e dalla soppressione delle posizioni organizzative speciali (Pos)». All’interno degli uffici controlli presenti nelle direzioni provinciali saranno previste 2/3 aree in base alla tipologia di contribuente prevista a livello centrale (imprese medie; piccole imprese; persone fisiche, lavoratori autonomi ed enti non commerciali); anche gli uffici provinciali-territorio verranno suddivisi in aree, dedicate ai servizi catastali e cartografici, a quelli di pubblicità immobiliare, a quelli estimativi e all’osservatorio del mercato immobiliare. Nelle sedi centrali e regionali si punta a valorizzare la distinzione per tipologia di contribuenti e di migliorare il coordinamento dei servizi. Inoltre, si legge nella nota, «sarà dato maggior rilievo alle funzioni legate alla crescita professionale, allo sviluppo del personale e all’introduzione dello smart working e sarà potenziato il presidio sul territorio delle funzioni di audit». Per i centri di assistenza multicanale verrà rafforzato il presidio e il coordinamento centrale per una migliore qualità dei servizi. Infine, l’assetto delle direzioni regionali verrà reso omogeneo al modello centrale.
ItaliaOggi