“La ragione di questa scelta è semplice – spiega Sgarbi all’Adnkronos – Risulta al ministro Bonisoli che le biblioteche siano a pagamento? Non lo sono in nessuna parte del mondo. E siccome l’arte italiana è, come la letteratura, come la scienza, espressione di una altissima civiltà, la conoscenza del patrimonio artistico è, per sua natura, formativa. Difficile spiegare che ‘Il Principe’ di Machiavelli si può leggere gratis e la ‘Primavera’ di Botticelli si deve vedere a pagamento. Per questo, l’obiettivo di qualunque governo democratico, di qualunque Paese civile, è aprire i musei ai cittadini perché sappiano chi sono e da dove vengono“.
E ancora: “E non solo la domenica: tutti i giorni. Il ministro invece, in maniera irragionevole, dichiara: ‘dopo l’estate saranno aboliti gli ingressi gratis ai musei, le prime domeniche del mese’. Poi, rispetto al periodo estivo, non fa una considerazione che, sul piano transitorio, io riterrei ammissibile benché discutibile, e legittimata proprio da quelle ‘migliaia di stranieri’ di cui parla”. E conclude: “Gratis i musei per i cittadini italiani; a pagamento per i cittadini stranieri che, nonostante il nostro patrimonio universale, hanno civiltà e radici culturali diverse. La discussione è aperta“.
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