Il presidente della Commissione Ue tende la mano al premier ma precisa: «Le soluzioni adottate con gli altri Paesi non rappresentano un modo di procedere sostenibile»
“L’Italia invoca da tempo, e a ragione, una cooperazione regionale sugli sbarchi», e gli avvenimenti di questo fine settimana «hanno dimostrato un senso condiviso di solidarietà da parte degli Stati membri (Francia, Germania, Malta, Spagna, Portogallo e Irlanda) che si sono offerti di accogliere una parte dei migranti sbarcati a Pozzallo». Tuttavia «queste soluzioni ad hoc non rappresentano un modo di procedere sostenibile». A dirlo è il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker nella lettera di risposta pubblicata da Politico.
“Pronti a coordinare la cellula di crisi”
«La Commissione è pronta a svolgere pienamente la sua funzione di coordinatrice» della cellula di crisi suggerita dal premier Conte, «ma soltanto come tappa in direzione di un quadro più stabile», ha proseguito. E «non va però dimenticato che l’Ue non ha competenza per determinare il luogo/porto sicuro da usare per gli sbarchi in seguito a un’operazione di ricerca e salvataggio in mare».
La Stampa