Dietro allo stop ci sarebbe la volontà, non confermata, di restituire entro il 6 luglio i 32 milioni che Elliott, ad inizio settimana, ha versato nei conti della controllante del Milan, la Rossoneri Champion Sport Investment
La trattativa tra Rocco Commisso e Yonghong Li si sono interrotte. Secondo le prime indiscrezioni, dietro allo stop, che sarebbe stato dato dal proprietario del Milan, ci sarebbe la volontà, non confermata, di mister Li di restituire entro il 6 luglio i 32 milioni che Elliott, ad inizio settimana, ha versato nei conti della controllante del Milan, la Rossoneri Champion Sport Investment con sede in Lussemburgo, al posto del numero uno dei rossoneri. Che al momento risulta inadempiente e con il rischio di perdere la società rossonera e l’investimento fatto fino ad oggi.
Se, infatti, Yonghong Li non dovesse versare entro venerdì della prossima settimana il denaro promesso, il fondo americano, già creditore di 303 milioni più interessi in scadenza ad ottobre, si prenderebbe attraverso una procedura al Tribunale del Lussemburgo, l’oggetto che ha in pegno: il Milan. Secondo le fonti vicine all’imprenditore italo americano, Commisso aveva proposto l’acquisto del 70-75 % del Milan a fronte della copertura dell’intero debito contratto dal presidente rossonero con Elliott e 150 milioni di euro da investire subito, oltre a un progetto per la realizzazione di uno stadio di proprietà.
In corsa, a questo punto resta la famiglia Ricketts, che però preferirebbe, nel caso, acquisire il Milan attraverso Elliott ad un prezzo più equo. Mentre il caos attorno alla cessione o meno del Milan regna sovrana si attende la sentenza Uefa che dovrebbe escludere il club per una anno dall’Europa, dando inoltre una multa salata. Si parla di 30 mila euro.
Tiziana Cairati, La Stampa