Chiedono la protezione attiva di flic e gendarmi perché, dicono “le violenze contro di noi aumentano, e purtroppo non sono esclusivamente di tipo verbale”. Oltralpe si è messo in moto un fanatismo vegano che, pare, ha posto nel mirino i macellai francesi. Proprio ieri, la loro confederazione sindacale ha inviato al ministro dell’Interno Gérard Collomb una petizione, sottoscritta da oltre 18.000 negozianti: “Sempre più spesso subiamo atti d’intimidazione”, lamentano in coro.
Tra le azioni di disturbo, i macellai elencano “lanci di sassi e di sacchetti pieni di vernice rossa gettati contro le nostre vetrine”, ma anche più banalmente scritte sui muri e aggressioni verbali. “Siamo profondamente choccati” scrivono nella petizione “che una parte minoritaria della popolazione desideri imporre il suo stile di vita, se non la sua ideologia, all’immensa maggioranza dei cittadini francesi. E consideriamo questi attacchi né più né meno una forma di terrorismo”.
Negli ultimi mesi il clima sembra essere peggiorato drasticamente. Lo scorso aprile sette macellerie di Lilla sono state vandalizzate e cosparse di sangue finto. I vandali hanno spaccato le vetrine e imbrattato i muri. Martine Aubry, sindaco della città, ha annunciato che il municipio si costituirà parte civile nel procedimento penale che si sta per aprire.
Nella petizione viene ricordato anche il caso, recente, di una militante vegana che si è rallegrata con un post su Facebook perché nell’attentato terroristico di matrice islamica che lo scorso 24 aprile è costato la vita a quattro persone in un supermercato di Trébes, nel sud-ovest della Francia, uno dei morti era Christian Medves, il commesso che gestiva il banco della macelleria del supermercato stesso.
Nella petizione, il segretario della Confederazione sindacale dei macellai e salumieri, François Guilhard, aggiunge che i vegani “organizzano manifestazioni innalzando cartelli raccapriccianti con le immagini di animali agonizzanti; versano sangue sui marciapiedi; organizzano ovunque sit-in coprendosi gli occhi con bende nere in segno di lutto… Per noi sta diventando un incubo”.
Il ministro Collomb ha già fatto sapere che il problema verrà studiato e una soluzione verrà presto trovata. Ma Collomb è un noto carnivoro. Così sui social network hanno già cominciato a prenderlo di mira, e forse Palais Matignon dovrà rafforzare la scorta anche a lui…
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