La ricostruzione (di Bloomberg) guarda alle dichiarazioni dell’entourage 5Stelle e allo sviluppo dell’elettrico promesso da Sergio Marchionne. Con Enel che guarda interessata (ovviamente) ai possibili sviluppi. A questo punto, e cioè dopo le parole, arriva il momento dei calcoli (quello dei fatti è ancora lontano). E cioè quanto costerebbe incentivare un milione di italiani a quattro ruote per convincerli a lasciare al rottamatore la propria auto diesel o a benzina?
Detto fatto: secondo l’agenzia – che ricorda come Di Maio abbia attraversato la Sicilia su una Nissa elettrica durante la campagna elettorale – servono tantissimi soldi. Secondo Gian Primo quagliano, di Promotor, se si parla di un “invito” all’acquisto alla francese, non meno di 9mila euro di incentivo, pari a 9 miliardi di euro, non certo bruscolini. Che prima, però, dovranno aspettare l’avvio di interventi da “contratto di governo” ben più pesanti e attesi. Senza contare che Enel dovrà installare migliaia di colonnine su strade e autostrade. Ma per Di Maio questa e altre promesse sono già cosa fatta.
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