Dieci vaccini sono inutili e in parecchi casi pericolosi se non dannosi. Oggi il ministro dell’Interno si occupa, con un intervento a RadioStudio54, di sanità. Lo fa affrontando un tema caldo, sul quale prende una decisione molto distante non solo dal governo precedente ma anche dalla ministra alla Salute della sua maggioranza Giulia Grillo. Salvini dice he garantisce “l’impegno preso in campagna elettorale nel permettere che tutti i bimbi entrino in classe, vadano a scuola”, perché “la priorità è che i bimbi non vengano espulsi dalle classi” anche se non vaccinati. E fin qui la linea è molto simile a quella della ministra Cinquestelle.
Giulia Grillo però nei suoi interventi fin da appena insediata ha detto di essere favorevole ai vaccini. “Non sono un ministro no-vax – ha detto il 18 giugno scorso – Possono essere diversi gli approcci e le modalità con cui si propone alla popolazione questo importante strumento di prevenzione ma siamo assolutamente a favore dell’uso delle vaccinazioni”. Quindi sì ai vaccini, ma no alle esclusioni da scuola, anche perché la proposta Taverna sul tema, nella scorsa legislatura, prevedeva comunque di tornare a quattro vaccini obbligatori.
La posizione di Salvini sembra invece molto diversa, perché il leader della Lega mette in dubbio la sicurezza di questo strumento di prevenzione, come fanno i no-vax più convinti. Farebbe anche male. “Siamo in due, c’è un’alleanza Lega-M5s, bisogna ragionare anche con gli alleati – ha detto oggi – al ministro Grillo ho iniziato a parlare di questi temi. Continueremo perché ritengo che 10 vaccini obbligatori siano inutili e in parecchi casi pericolosi se non dannosi”. Ciliegina sulla torta, Salvini ha ringraziato “per il loro coraggio” Antonietta Gatti e Stefano Montanari, marito e moglie paladini dei no-vax e da anni nel mirino dei medici e dei ricercatori che si occuoano di vaccini. Montanari e Gatti sostengono che nei vaccini ci siano nanoparticelle pericolose e che stanno facendo una raccolta online tra i propri sostenitori per acquistare un nuovo microscopio speciale (sono arrivati a circa 70mila euro).
Non solo. Le parole di Salvini sono totalmente in contrasto con la posizione di Regioni storicamente governate dalla Lega, come la Lombardia e soprattutto il Veneto, dove c’è una fortissima cultura vaccinale all’interno del sistema sanitario e pure dei vertici regionali. Anche qui si è criticato l’obbligo introdotto dalla legge Lorenzin (Zaia ha pure fatto ricorso contro l’atto) ma sempre considerando i vaccini fondamentali e sicuri, da somministrare però convincendo del loro valore le famiglie e senza fare loro sanzioni.
Sono subito arrivano reazioni alle parole del ministro dell’Interno. “No ministro Salvini – scrive su twitter l’immunologo Roberto Burioni, rilanciato anche da Matteo Renzi – Dieci vaccini non sono inutili e tantomeno dannosi, anzi proteggono anche lei, i suoi figli e i suoi elettori. Questa è una bugia pericolosissima; se la dice chi ha la responsabilità della sicurezza del mio paese è cosa molto preoccupante”. Michele Anzaldi del Pd twitta: Come fa il premier Conte a stare zitto? Come fa ad accettare uscite così gravi che mettono a rischio la salute dei bambini e dei più deboli?”
Michele Bocci, Repubblica.it