di Cesare Lanza per LaVerità
Matteo Salvini
Da almeno tre mesi è protagonista della scena politica, se non assoluto, comunque di primo piano, e finora vincente. Osteggiato, bersaglio di critiche feroci e di insulti, ha resistito senza timore. Ma ora è finito il tempo del chiasso euforico, si comincia a lavorare. E per le immigrazioni con fiducia ci si aspettano non certo soluzioni miracolose, ma iniziative concrete per migliorare lo stato delle cose.
Mino Raiola
I procuratori provocano eccessi e decadenza del calcio. Per cinismo e interesse solo verso il denaro che muovono nel mercato (e in gran parte incassano). Il re del sistema è Mino Raiola, l’agente di Donnarumma e Balotelli, di Bonaventura e Insigne. È incorso in un infortunio: è entrato nel ritiro (vietato) della Nazionale, per incontrare i suoi pupilli. Goffo e tardivo l’intervento dei dirigenti..
Marco Cecchinato
Palermitano, 25 anni, è entrato nei quarti di finale al Roland Garros. Ha sconfitto dopo una strenua battaglia il numero 9 al mondo, il belga David Goffin. E oggi si gioca la chance di arrivare in semifinale, ma dovrà affrontare un mito della racchetta, Novak Djokovic, per 223 settimane primo nel mondo. Una cosa è certa, di Cecchinato è ammirato un colpo spettacolare, il rovescio a una mano.
Roberto Saviano
Quando c’è una polemica di livello sociale e di costume, subito scende in campo Saviano, re della retorica e di banalità politicamente corrette. Poteva mancare la sua furia contro Salvini, reo di voler porre un freno all’invasione di migliaia di immigrati? Perfino Angela Merkel ha espresso solidarietà al nostro nuovo ministro. Saviano no, lui le soluzioni non le cerca e non le trova: le contesta.
Neymar
Era reduce da un brutto infortunio (frattura del metatarso) all’inizio di marzo: si temeva per il suo recupero e la partecipazione all’imminente mondiale in Russia. Invece è rientrato con la Croazia segnando un gol di pazzesca bellezza: 54 reti in 84 partite, il quanto goleador di sempre (55 Romario, 62 Ronaldo, 77 Pelé). E il cittì brasiliano Adenor Leonardo Bacchi finalmente esulta.
I robot
L’allarme arriva dal luogo meno prevedibile, Las Vegas. Contro l’impiego sempre più massiccio dei robot scioperano baristi, cuochi e camerieri di 34 casinò. Si teme l’avvento di Tipsy Robot, un automa inventato da un torinese. Un giorno i robot sostituiranno anche i croupier? Certo il timore non riguarda solo chi lavora nei casinò.