Waymo, di proprietà di Mountain View: «Segreti industriali rubati, dateci un miliardo». Prima apparizione pubblica per l’ex amministratore delegato dopo le accuse di molestie
Dopo lo scandalo delle accuse di molestie sessuali all’interno di Uber, l’ex amministratore delegato, Travis Kalanick, ha fatto ieri la sua prima apparizione pubblica in un tribunale di California, per il «processo tech dell’anno».
Il processo dell’anno
La startup che produce veicoli autonomi Waymo, di proprietà di Google, accusa Uber di aver rubato alcuni segreti industriali, usandoli poi per sviluppare auto senza conducente. Un avvocato di Google ha detto che Kalanick «aveva deciso che vincere fosse più importante che rispettare le leggi». Di più: l’ex ad di Uber Kalanick è stato accostato allo spregiudicato finanziere d’assalto Gordon Gekko interpretato da Michael Douglas nel celebre film del 1987 di Oliver Stone, Wall Street. «L’avidità, non trovo una parola migliore, è giusta», dice Gekko nella scena che i legali di Google hanno proiettato ieri nell’affollatissimo tribunale federale di San Francisco dove si celebra il processo.
La difesa di Uber
Mountain View chiede un risarcimento danni di circa un miliardo di dollari. La difesa di Uber sostiene tutt’altra tesi e cioè che Google stia cercando di vendicarsi di un competitor che si è accaparrato il suo ingegnere di riferimento, Anthony Levandowski, avviando un programma concorrente per sviluppare l’auto che si guida da sola.
La Stampa