Un tuffo nel passato, dalle origini a inizio secolo fino al boom degli acquisti negli anni ’80. Così il “venerdì nero” dello shopping ha preso l’abbrivio con la Rete
Il quarto venerdì del mese scatta l’ora X per lo shopping. Come ogni anno, torna l’appuntamento tradizionale con il Black Friday (23 novembre), che in realtà ha un suo gemello nel Cyber Monday (26 novembre), il lunedì successivo alla Festa del Ringraziamento (22 novembre), celebrata in Usa e Canada il quarto giovedì di novembre. La doppia ricorrenza americana da quasi un secolo invita i consumatori a consumare di più per 24 ore, in virtù di promozioni e offerte irresistibili.
AGLI ALBORI DELLA RETE
La tradizione Usa viene fatta risalire al 1924, quando l’avvio del periodo natalizio venne celebrato da Macy’s, catena di negozi nata nel 1858, con una parata organizzata nel giorno successivo al Ringraziamento. Benvenuto Black Friday: fu così che da allora gli acquisti prenatalizi decollarono, complice il sogno americano dell’epoca reaganiana che negli anni ’80 diede l’abbrivio ai consumi. Ma perché l’usanza arrivi in Europa bisognerà attendere il boom di internet, o meglio dell’e-commerce. Nel 2005 sarà la volta del Cyber Monday, il lunedì degli acquisti virtuali, un colpo di coda dedicato all’elettronica che segue l’ondata del Black Friday. Internet abbatte le frontiere: negli ultimi anni saranno Amazon ed eBay a fare sponda con una campagna di sconti e promozioni che nel giorno creato ad hoc anche gli altri portali dello shopping replicano all’infinito.
VENERDI’ NERO, MA NON PER LO SHOPPING
Ma perché “Black Friday”? Diverse le ipotesi sulle origini del nome. Prima tra tutte quella che ricollega il black al colore nero dell’inchiostro adottato negli antichi registri dei commercianti per segnare i profitti in attivo, al posto del rosso usato per i conti in negativo. In realtà, c’è chi ricollega il termine alla cronaca degli anni ’60, quando la città di Filadelfia (Pennsylvania, Usa) si trovò a gestire il caos scatenato dalla storica partita di football Army vs Navy (Esercito contro Marina) nella domenica che seguiva il Ringraziamento. Alle strade intasate dal traffico si ispira anche l’altra ipotesi che vuole il Black Friday come il venerdì più congestionato dell’anno, proprio a causa delle folle richiamate a fare acquisti con prezzi più che dimezzati. Al di là del nero, il Black Friday resta il venerdì con i conti più in attivo dell’anno che dà la stura alle strenne natalizie.
LE ABITUDINI DEGLI ITALIANI
In Italia, dove in occasione del Black Friday l’osservatorio Trovaprezzi.it calcola quasi 17 milioni di prodotti classificati in circa 500 categorie merceologiche con prezzi al ribasso, nel 2017, il fenomeno – stando ai dati Idealo.it – ha registrato un aumento giornaliero delle ricerche del 29,8% generando il 20,4% di acquisti in più rispetto alle quattro settimane precedenti. Le previsioni sono rosee anche per quast’anno che, secondo Codacons e Politecnico di Milano, potrebbe vedere una crescita del 10% dei consumi nonostante la crisi, con 15 milioni di italiani pronti a spendere più di 120 euro. La classifica dell’e-consumer in particolare vede brillare (Idealo.it, 2017) gli utenti tra i 35 e i 44 anni (27,9%); seguiti dai giovani tra i 25 e i 34 (21,9%), quindi gli adulti tra i 45-54 anni (21,0%). Gli uomini si sono confermati i più appassionati con il 64,1% delle ricerche (le donne al 35,9%). Il picco delle ricerche, così come negli altri periodi dell’anno, si è stato registrato tra le 9 e le 10 di sera. Per quanto riguarda i prodotti, l’unico a resistere ai ribassi è il calendario dell’avvento che ha registrato fino a un +12,4% del costo grazie al fatto che la richiesta è concentrata in questo periodo dell’anno.
La Repubblica