Sicura, accogliente, efficiente, senza barriere architettoniche e a impatto zero. È la scuola che tutti desidererebbero per i loro figli. Una scuola da sogno, che però è realtà. Per incontrarla bisogna andare in Puglia. L‘Istituto dell’Infanzia don Tonino Bello di Uggiano la Chiesa (Le) è così innovativo e all’avanguardia da essere stato premiato da Legambiente come una delle 10 migliori pratiche italiane di Ecosistema Scuola 2018. Davvero un bell’esempio di innovazione e buona amministrazione per cui vanno ringraziati il dirigente scolastico e il Sindaco Piconese, che ha voluto realizzare nel suo comune un intervento di ristrutturazione all’avanguardia su sicurezza ambientale ed efficienza energetica. Così oggi la scuola Don Tonino Bello è tra le prime per classe energetica A ed è l’unica a livello nazionale ad aver eliminato il gas radon e il rischio di legionella. Un risultato raggiunto grazie a interventi di isolamento termico per la riduzione dei consumi, alla sostituzione della tradizionale caldaia con un sistema di riscaldamento/raffrescamento a pompa di calore, all’istallazione di pannelli fotovoltaici sul tetto, al nuovo impianto di illuminazione che utilizza luci a led. Interventi che hanno consentito una riduzione del 90% delle emissioni di CO2. Una storia del Sud che ci parla della scuola del futuro, della scuola come la vorremmo e come dovrebbe essere, ma come in Italia ancora non è. La presentazione di Ecosistema Scuola 2018 è stata non solo l’occasione incontrare le migliori buone pratiche italiane, ma anche per restare con i piedi ben piantati in terra e ricordare quanta strada ci sia ancora da fare sul fronte della sicurezza degli edifici scolastici. Su un panorama di 5.725 edifici in Italia, quasi la metà sono stati costruiti prima degli anni ’70, cioè prima dell’entrata in vigore di normative come quella antisismica e per il collaudo statico. Di quelle edificate prima del 1970, il 46,8% ha bisogno di interventi urgenti di manutenzione. Al Sud la situazione è particolarmente critica: la verifica di vulnerabilità sismica è stata eseguita solo sul 27,4% degli edifici e sul 2,4% delle scuole delle isole, sebbene 3 scuole su 4 al Sud siano in area a rischio sismico. Al Centro e al Nord le percentuali sono del 50,9% e del 35,3%, dati che testimoniano le sempre maggiori sperequazioni fra i territori, con il patrimonio scolastico del settentrione più controllato, sicuro e mantenuto. Per chi va a scuola al centro o al nord ci sono anche migliori servizi, più trasporti, mense, giardini fruibili e progetti educativi. Non a caso nella top-ten della classifica di Legambiente sui capoluoghi italiani, 9 città su 10 sono del Nord. Mentre in coda alla classifica ci sono Messina, ultima, preceduta da Foggia, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa, Potenza, Sassari e Crotone. Contro diseguaglianze nei servizi e disparità di occasioni serve una scossa e contro degrado e insicurezza serve una riscossa. Fatta di riqualificazione, innovazione, qualità, efficienza, sicurezza e bellezza. Ripartiamo da Uggiano.
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