Ragionando per settori, nella Top 15 evidenziata dallo studio Nielsen, il betting viene al nono posto, con sponsorizzazioni per 96 milioni di euro in sei stagioni e una crescita del 14%. La fetta maggiore è arrivata ai club dalle aziende di abbigliamento sportivo, impegnate per 778 milioni. Seguono gli accessori per auto (259 milioni), cresciuti in sei anni addirittura del 55%.
Un incremento trainato soprattutto da due marchi di pneumatici: Yokohama (sponsor del Chelsea) e Nexen (Manchester City, Napoli e Eintracht Francoforte nel corso delle varie stagioni). In grande emersione i servizi online, all’undicesimo posto nella Top 15 con una crescita pari al 49%. Un boom dovuto quasi esclusivamente alla giapponese Rakuten, sponsor di maglia del Barcellona, a cui versa 62 milioni di euro a stagione. La quota di sponsorizzazioni derivante dagli operatori del betting è destinata a ridursi a partire dal 1° gennaio prossimo, per l’entrata in vigore del decreto Dignità sul mercato italiano. Il provvedimento, diventato legge nell’agosto scorso, proibisce ogni sponsorizzazione da parte di aziende di gioco.
Nel novero delle sponsorizzazioni calcistiche, quelle di maglia sono le più visibili e costose. Il report Nielsen Sports ha preso in esame tutti i «jersey sponsor» negli ultimi dieci anni, nell’ambito dei sei campionati maggiori europei. Il settore che comanda è quello che raggruppa le aziende di viaggi e turismo, che dal 2008 al 2017, guidate da marchi mediorientali come le compagnie aeree Emirates ed Etihad, hanno speso 1.222 milioni di euro.
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