Il produttore aveva già tentato di sfondare con una fotocamera compatta da 16 elementi distinti, ed entro fine anno porterà una versione rifinita della medesima tecnologia a bordo di un telefono
Dopo l’uscita dello smartphone Huawei P20 Pro dotato di tre fotocamere posteriori sembra siano molti i produttori desiderosi di puntare su soluzioni simili per i propri futuri gadget. Secondo quanto riporta il Washington Post però, un’azienda ancora poco conosciuta potrebbe superare tutti quanti a destra con uno smartphone in arrivo a breve e dotato di un apparato posteriore composto da ben 9 sensori fotografici diversi. L’azienda in questione non è nuova agli appassionati di tecnologia; si chiama Light e pochi mesi fa è già finita sotto i riflettori per aver immesso sul mercato Light L16, una fotocamera da 16 sensori dall’alto potenziale basato su un’idea semplice ma non altrettanto facile da realizzare: utilizzare diversi sensori puntati in direzioni leggermente diverse per far loro memorizzare porzioni d’immagine da cucire insieme in un unico collage ad altissima risoluzione. Il gadget ha subito un destino infausto per via di problemi di gioventù, di limitazioni tecniche e di un costo decisamente elevato (1950 dollari), per non parlare del fatto che, trattandosi di una fotocamera pura, andava a competere con avversarie compatte o addirittura reflex e mirrorless dal design meno futuribile ma ineccepibile. Ora però il gruppo ha in programma di raffinare la medesima tecnologia, riducendone l’impatto in termini di dimensioni e posizionandola all’interno di uno smartphone anche per sfruttarne la potenza di calcolo per l’elaborazione delle immagini. Al Washington Post gli ingegneri Light hanno mostrato diversi prototipi funzionanti con fotocamere da 5 a 9 obbiettivi. Un apparato del genere — hanno spiegato i tecnici — dovrebbe essere in grado di catturare immagini di una risoluzione complessiva da 64 Mpixel partendo dalle quali, con tecniche di machine learning, potrebbe essere possibile ottenere scatti finali ben definiti anche nelle condizioni più difficili, un po’ avviene con il sensore da 40 Mpixel a bordo del già citato Huawei P20 Pro. Il sistema insomma promette bene, e per avere un’idea delle sue potenzialità non dovrebbe neppure occorrere molto tempo: Light ha anticipato che il primo dispositivo dotato della sua tecnologia multicamera dovrebbe arrivare sul mercato entro la fine dell’anno. Il problema sarà il costo: se il precedente sistema a 16 sensori è arrivato a costare poco meno di 2000 dollari, una versione da 9 con smartphone incorporato non potrà posizionarsi in modo particolarmente aggressivo.
Lorenzo Longhitano, lastampa.it