In Gran Bretagna la stampa evoca svolta populista, ma con distacco
“Un’amministrazione euroscettica al potere in Italia, la terza economia d’Europa“. Così il Wall Street Journal commenta gli ultimi sviluppi politici nel nostro Paese. I leader dei due partiti della coalizione – sottolinea il quotidiano – oltre ad essere ministri saranno entrambi anche vicepremier: “Un ruolo che permetterà a Luigi Di Maio e Matteo Salvini di guidare il governo, verosimilmente oscurando il primo ministro Giuseppe Conte“. Quest’ultimo viene descritto come “un avvocato e un accademico poco conosciuto”, “emerso come candidato di compromesso dopo che i leader dei partiti della coalizione hanno rinunciato a rivendicare la premiership come parte del loro patto per formare un governo”. E a proposito di Giovanni Tria, scelto come ministro dell’Economia, il Wsj lo descrive come “un economista che ha criticato l’eurozona affermando che ha fallito l’obiettivo di raggiungere la convergenza tra le diverse economie che compongono l’euro area e di eliminare gli squilibri macroeconomici”.
Media tedeschi, i populisti ci riprovano – I media tedeschi si occupano anche oggi del governo italiano e la copertina weekend del giornale economico Handelsblatt sceglie un’immagine significativa: lo stivale si stacca dal continente e il sud affonda in mare, “ciao, bella!”, è il titolo, che cita una nota canzone, e spiega poi “come l’Italia mette a rischio l’esistenza dell’euro”. “I populisti ci provano di nuovo”, titola la Sueddeutsche Zeitung. “Giuseppe Conte dovrà costruire il governo”, scrive Frankfurter Allgemeine Zeitung in prima pagina. All’interno, un articolo dedicato alla “coalizione dei volenterosi”, nella quale definisce il professore Tria, ministro dell’Economia al posto del professo Savona, come un politico “a favore dell’euro”. Nelle pagine di economia lo stesso giornale pubblica un articolo sul fatto che “l’Italia ha bisogno di investitori di lungo periodo”: “la tempesta peggiore sembra almeno per ora superata”, si legge nell’articolo, dove si citano i sondaggi che mostrerebbero che nel 62% (per altri il 70%) di casi gli italiani rispondono di voler restare nell’euro. “Secessione. Nemici dell’Europa di destra e sinistra hanno conquistato l’Italia e alimentano l’odio contro la Germania. Come si è potuto arrivare a questo”, è il titolo dell’intervento del germanista Angelo Bolaffi sulla Sueddeutsche Zeitung.
Media Gb evocano svolta populista, ma con distacco – Sarà per l’orario serale in cui si è risolta la crisi, sarà per l’effetto del suo trascinarsi, sarà per un interesse non spasmodico verso l’Italia rispetto ad altri temi (a cominciare dalla guerra dei dazi scatenata dagli Usa), fatto sta che i media britannici relegano oggi in secondo piano le vicende di Roma e il via libera al governo di Giuseppe Conte. Fa eccezione l’Economist, ma è un settimanale, che dedica ai fatti italiani la copertina con il disegno d’un gelato tricolore esplosivo e il titolo: “Maneggiare con cura”. Per il resto la formula di rito che si ripete ovunque come chiave di lettura è quella della svolta “populista”, ma con titoli prevalentemente di pura cronaca e toni che virano verso l’attesa dopo gli allarmi dei giorni scorsi legati ai contraccolpi sui mercati e i commenti – in alcuni casi al vetriolo – pubblicati su giornali come il Financial Times o il Guardian. “Accordo su un nuovo governo in Italia”, riporta la Bbc, annunciando l’avvento d’una “coalizione populista dopo mesi di scontro politico”. “L’Italia pronta a un governo populista“, fa eco SkyNews, che sul sito dedica pure un profilo a Conte tornando fra l’altro sulla sua “limitata esperienza politica” e sulle polemiche sul curriculum. “I leader populisti raggiungono un accordo per far risorgere la coalizione”, informa da parte sua all’interno il progressista Guardian, che nell’edizione online ripropone poi in un richiamo il disinvolto titolo sulle parole di Jean-Claude Juncker su Sud, lavoro e corruzione che ieri ha contribuito a scatenare una bufera sul presidente della Commissione europea. “I partiti populisti raggiungono un nuovo accordo per formare un governo”, scrive a sua volta senza enfasi il conservatore Daily Telegraph, mentre il tabloid Daily Mail osserva come la compagine di Conte (“un avvocato poco noto”) s’appresti a partire al “secondo tentativo” dopo “l’approvazione della lista dei ministri”
Ansa