A metà strada tra un battello e un aereo, sono andate a buon fine le seconde prove tecniche dei mezzi di trasporto che promettono di rivoluzionare la viabilità parigina
Dopo l’auto volante, non poteva mancare la barca volante. Chiamata Sea Bubbles, spuma del mare, è un’idea francese nata da una startup che conta velisti, ingegneri di Formula 1 e di Airbus. I taxi fluttuanti sono destinati a sorvolare la Senna e promettono di rivoluzionare i trasporti pubblici a Parigi: per il momento sono andate a buon fine le seconde prove tecniche e i prototipi sono in esposizione alla fiera parigina «Viva Tech». Unico ostacolo per il lancio sulle acque è una norma: i Sea Bubbles sono stati concepiti per navigare in modo ottimale a 25 chilometri all’ora mentre la regolamentazione parigina limita a 18 chilometri all’ora la velocità dei battelli sulla Senna.
Questo piccolo ibrido di 4,6 per 2,60 metri è in grado di fluttuare fino a 60 centimetri dall’acqua raggiungendo la velocità di 30 chilometri orari. Non certo una velocità da brivido ma abbastanza per offrire ai quattro passeggeri a bordo (più il guidatore) un nuovo mezzo per attraversare la trafficatissima Parigi. Con Sea Bubbles infatti la Senna diventa un’arteria di collegamento e non a caso c’è già chi lo chiama il taxi d’acqua o sistema anti-imbottigliamento.
Cento per cento elettrico, Sea Bubbles ha un’autonomia che va dagli 80 ai cento chilometri e non solo è silenzioso ma può fluttuare anche nelle cosiddette «no wake zone», le parti di fiumi e canali in cui è vietato produrre moto ondoso o risucchi. È proprio questa la principale caratteristica del mezzo: diversi corsi d’acqua cittadini sono interdetti al traffico proprio perché, con le onde, creerebbero dei disagi agli argini.
Alessio Lana, il Corriere