Rosato: “Basta rivolgersi al Pd per farsi forte con la Lega“. Sul blog delle Stelle Di Maio ribadisce le sue condizioni. Irremovibile il Cav: “No ad accordi con chi pone veti”
“Finisca il teatrino per cui Luigi Di Maio si rivolge al Pd per aumentare il potere contrattuale con la Lega. Esca dalla modalità campagna elettorale ad entri in quella responsabilità per il Paese, dica che vuole fare”. Così Ettore Rosato, vice presidente della Camera del Pd, commenta con i cronisti a Montecitorio le parole del leader del Movimento Cinqu Stelle, che ieri ha teso la mano sia al Pd che al centrodestra ponendo la sua condizione: no a Renzi e Berlusconi.
Dai renziani arriva un altro “no”. “Ho visto che c’è un’ossessione di Di Maio che riguarda Renzi, una cosa strabiliante: non smette mai di fare campagna elettorale, eppure dovrebbe assumersi meglio la responsabilità delle scelte che competono al suo movimento nelle prossime giornate”, osserva Rosato. Che ribadisce: “Noi incontriamo tutti, ma mi sembra che le premesse per un incontro lui non le voglia costruire, se pensa di poter scegliere nel Pd chi incontrare sbaglia di grosso. La trama che stanno disegnando da mesi è l’accordo Lega-M5S, alla fine imbarcheranno anche Fi“.
“Ho capito che [Di Maio] ha anche qualche problema con la matematica – ironizza Rosato – perché continua a prendersela con la legge elettorale, ma il suo partito ha ottenuto il 35 per cento dei seggi con il 32 per cento dei voti”.
Il candidato premier M5S, intanto, ribadisce sul blog delle Stelle quanto dichiarato nell’intervista di Giovanni Floris. “La Lega deve decidere da che parte stare: se contribuire al cambiamento che il M5S vuole realizzare per il Paese o se invece rimanere ancorata al passato e a Silvio Berlusconi, un uomo che ha già avuto la possibilità di cambiare l’Italia e che non lo ha fatto. La scelta è tra cambiare o lasciare tutto com’è, tra spostare le lancette dell’orologio avanti oppure indietro come farebbe inevitabilmente Berlusconi“, scrive Di Maio. “Anche il Pd è chiamato a scegliere. Scegliere se seguire la linea di Renzi, che per fare un dispetto al Movimento 5 Stelle vuole lavarsene le mani dei problemi del Paese, o la linea di chi invece vuole contribuire a lavorare per i cittadini. Il Pd ha l’opportunità di non ignorare il messaggio arrivato dagli elettori, che hanno chiaramente bocciato le loro politiche e la legge elettorale che porta la loro firma”.
Il Cavaliere, proprio come Renzi, non ha alcuna intenzione di farsi da parte. “Il presidente Berlusconi e Forza Italia dopo la vittoria della coalizione del centrodestra alle elezioni politiche ribadiscono con forza l’unità della coalizione e l’indisponibilità a qualunque forma di dialogo o ipotesi di governo con chi pone veti inaccettabili in una democrazia”. È quanto scritto in una nota al termine del vertice di Forza Italia a Palazzo Grazioli.
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