La percentuale di chi, sotto i 30 anni, ha ottenuto un finanziamento per l’acquisto di un immobile è salita dal 2% del 2013 al 12% di oggi. Cresce anche l’importo erogato
Anche per gli under 30 l’acquisto di una casa inizia a diventare qualcosa in più di un sogno a occhi aperti, almeno senza ricorrere al welfare-genitori. Secondo un’indagine di Facile.it tra il 2013 e il 2017 gli aspiranti mutuatari sotto i 30 anni sono passati dal 3% al 31%.
Tra i motivi di questa crescita, molto marcata, c’è il fatto che sul mercato del lavoro sembra essere cambiato il vento: lo stesso studio infatti evidenzia come sia cresciuto il numero degli under 30 con un contratto a tempo indeterminato: dal 2013 al 2017 si è passati dal 75,5% all’84,6%.
Cresce anche la percentuale di chi, sotto i 30 anni, il mutuo riesce a ottenerlo. Se nel 2013 il finanziamento per comprare casa era appannaggio degli ultratrentenni (solo il 2% era sotto questa soglia), oggi le cose sono cambiate: il 12% di chi ottiene un mutuo è under 30.
A conferma del fatto che il mercato immobiliare sia diventato, negli ultimi anni, molto più conveniente per chi compra c’è anche la crescita dell’importo medio richiesto ed erogato. In generale – considerando quindi tutte le fasce d’età – Facile.it ha calcolato che l’importo medio richiesto è passato dai 122.600 euro del 2013 ai 130.237 euro del 2017 (+6,2%). Ancora più netto l’aumento dell’importo effettivamente erogato dalle banche, che passa una media 117.700 euro a 128.770 euro (+9,4%).
Per gli under 30 questa tendenza è ancora più evidente, con un +17,5% di richiesta media e un +19,2% dell’importo medio erogato, che oggi supera i 121.000 euro. Per le banche, la diminuzione dell’età media dei lavoratori a tempo indeterminato che chiedono un mutuo è una buona notizia: tra il 2013 e oggi l’età media di chi ha ottenuto un finanziamento è passata da 42 a 39 anni.
Dati come questi si spiegano soprattutto con il calo dei tassi d’interesse, oggi ai minimi. Solo dal 2016 al 2017 – avevano analizzato Facile.it e Mutui.it – le migliori offerte a tasso fisso sono passate da un range di 2,01%/2,08% all’1,86%, mentre il variabile è passato dall’1,03/1,10% allo 0,94%, il più conveniente di tutta Europa.
Federico Formica, Repubblica.it