La decisione dopo le anticipazioni del Guardian e le diffide della Casa Bianca. Per il presidente Usa è «pieno di bugie»
Nonostante le minacce di azioni legali della Casa Bianca, è stata anticipata a giovedì 5 gennaio la pubblicazione del libro scandalo “Fire and Fury: inside the Trump White House”, dello scrittore e giornalista Michael Wolff. «Ci siamo: potete comprare e leggere il mio libro. Grazie Signor Presidente», ha scritto questa mattina su Twitter l’autore. Il libro sarebbe dovuto uscire martedì 9 gennaio. Ma dopo che alcuni estratti sono stati resi pubblici dal Guardian, gli avvocati del presidente Trump avevano fatto recapitare all’editrice Henry Holt and Company una lettera di diffida, nella quale si intimava di bloccarne la pubblicazione e la diffusione di ulteriori contenuti. Ma Wolff, di comune accordo con il suo editore Steve Rubin, ha deciso di anticipare i tempi. «A causa della domanda senza precedenti, la data della pubblicazione è stata anticipata», si legge in una nota della Holt & Co. Schizzato al primo posto dei più venduti di Amazon, il libro è quindi già disponibile in versione cartacea ed elettronica e già 250.000 mila copie sono state spedite. Un’altra lettera di diffida è stata inviata anche all’ex consigliere Steve Bannon, accusato di aver violato un «accordo di non divulgazione», per aver parlato del presidente, dei membri della sua famiglia e della società con «dichiarazioni denigratorie e in alcuni casi completamente diffamatorie».Il libro descrive, tra le altre cose, la campagna di Trump del 2016 come una trovata pubblicitaria non destinata a conquistare la presidenza; racconta i retroscena sulla capigliatura del tycoon, parla della first lady Melania che avrebbe «pianto, ma non di gioia», la notte elettorale; di Ivanka, che punterebbe a diventare la prima donna presidente. Tra le molte interviste, quella che desta più scalpore è quella dell’ex stratega Bannon, che fa apparire l’uomo più potente del mondo come un uomo brutale, illetterato e incompetente e che racconta dell’incontro alla Trump Tower durante la campagna elettorale tra il primogenito del presidente, Don Jr, e un’avvocatessa russa, definendolo «sovversivo» e «antipatriottico». Parole che hanno fatto andare su tutte le furie Trump, che ha definito il libro «pieno di bugie». «Non ho autorizzato alcun accesso alla Casa bianca per l’autore di questo libro falso (anzi l’ho respinto molte volte)! Non ho mai parlato con lui per il libro. Pieno di bugie, travisamenti e fonti che non esistono», ha twittato ieri sera Trump. «Guardate al passato di questo ragazzo (l’autore, ndr.) e guardate cosa accade a lui e a Sloppy Steve», ha scritto ancora il presidente, facendo riferimento a Bannon.
La Stampa