Pierluigi Boschi, padre del sottosegretario Maria Elena, è di nuovo indagato e scoppia una nuova bufera politica su Banca Etruria. Il procuratore dell’inchiesta sulla banca, Roberto Rossi, ha omesso questo particolare durante l’audizione alla commissione parlamentare. Il caso potrebbe arrivare al Csm. Dopo l’audizione del procuratore, che giovedì scorso ha delineato l’estraneità di Boschi alle indagini sul crac, scrivono il “Messaggero” e il “Corriere della Sera”, è un articolo pubblicato dalla “Verità” a ricordare che Boschi è tuttora sotto inchiesta, insieme ai membri dell’ultimo Cda, per falso in prospetto in relazione all’emissione nel 2013 dei bond subordinati Etruria, quelli collocati presso i risparmiatori che hanno poi visto volatilizzare i propri risparmi. Da Modena, il senatore Andrea Augello annuncia di aver già inoltrato al presidente Pier Ferdinando Casini una formale richiesta affinché venga accertata l’esistenza del filone di indagine sulle falsificazioni dell’ultimo prospetto per l’emissione delle obbligazioni subordinate. Rossi avrebbe omesso di rivelare che quello per la bancarotta non è l’unico filone che coinvolge Pier Luigi Boschi, indagato anche per falso in prospetto. Il procuratore di Arezzo rischia così di finire di fronte al Csm per “comportamento reticente e omissivo davanti al Parlamento italiano”. “L’omissione da parte del procuratore di Arezzo Roberto Rossi è solo l’ultimo degli episodi inquietanti che circondano la vicenda di Banca Etruria”, afferma Carlo Sibilia, capogruppo in commissione Finanze del MoVimento 5 Stelle, aggiungendo in una nota che “nei giorni scorsi c’è anche, chi, proprio a seguito dell’audizione in commissione banche del procuratore Rossi, aveva cercato di far credere che Pier Luigi Boschi avesse un ruolo del tutto marginale rispetto alla vicenda di una banca che ha palesato il conflitto d’interessi del Pd. Prima hanno usato l’istituto e poi, quando la nave ha cominciato a scricchiolare, l’hanno abbandonata lasciando i risparmiatori a bordo”, conclude.
Immediata la reazione del Pd. “L’insistenza di fare confusione su Banca Etruria nasconde l’obiettivo di non parlare dei veri problemi delle Banche. I 5 Stelle sono incompetenti e non conoscono regole e leggi. Il pm Rossi in Commissione ha descritto i fatti, i documenti e le ragioni per le quali non è stato chiesto il rinvio a giudizio di Boschi per bancarotta”. Così Franco Vazio, parlamentare Pd e componente della commissione d’inchiesta sulle Banche replica agli attacchi dei pentastellati.
ItaliaOggi